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"I really don't know who he is!” esclama l'addetta al servizio d'ordine un istante prima di aprire nuovamente la porta sul retro dalla quale entrano gli ospiti inseriti nella guest list. Nel frattempo il Re Cremisi si era allontanato per raggiungere l'entrata principale, nella speranza di riuscire ad assicurarsi il posto che sicuramente gli era stato riservato. Con buona pace della candida ignoranza della ragazza della sicurezza, Robert Fripp non si è fatto sfuggire l'occasione di assistere al concerto di Steven Wilson. In elegante gessato grigio scuro e con i consueti occhialini tondi - che non ammorbidiscono l'alone di impenetrabilità che lo avvolge – non abbasserà mail il proprio livello di concentrazione, per tutta la durata del concerto. Non è da tutti avere la “benedizione” di Fripp, e Wilson non è diventato un suo discepolo ma è sicuramente stato avvolto e conquistato da quel vortice di genialità che ritroviamo nel leader dei King Crimson. Non a caso Fripp gli ha concesso di lavorare al remastering di buona parte della produzione crimsoniana e questa esperienza ha ampliato la tavolozza delle possibilità sonore di Wilson, andando ad influenzare la sua ultima produzione solista: quella di Grace For Drowning, che approda allo Shepherd's Bush Empire di Londra per una serata decisamente coinvolgente.
Steven ha portato sul palco una band – Marco Minnemann alla batteria, Nick Beggs al basso e chapman stick, Theo Travis al flauto traverso e sax tenore, Adam Holzman alle tastiere e Niko Tsonev alla chitarra - che dimostra di essere in assoluta sintonia, tanto da far ammettere a Wilson che questa sarà la formazione che parteciperà al suo prossimo lavoro solista. La riproposizione di Grace For Drowning avviene in ordine sparso, in un flusso di echi e rimandi non solo al progressive degli anni Settanta. Sicuramente Deform To Form A Star coinvolge e tocca gli angoli più crepuscolari di chi ascolta, restando uno dei momenti migliori – nella sua perfetta semplicità di costruzione – dell'intera serata. Se gli interventi di Theo Travis, ormai diventato una vera garanzia per Wilson, restano una conferma a livello di intuizioni musicali, la vera scoperta – per chi scrive – sembra essere il batterista Marco Minnemann, che riesce a tracciare le linee guida senza essere invasivo, ma soprattutto riuscendo con grande maestria a guidare i vari passaggi di tempo (e di genere), come in Sectarian, Remainder The Black Dog o nella suite Raider II.
Gli anni Settanta sono soprattutto nella mente di Wilson, ed ecco arrivare un modus operandi tipico degli anni d'oro: il proporre durante i propri concerti pezzi che sarebbero andati a finire in un nuovo lavoro in studio; modo che serviva per sondare un po' il terreno e capire cosa funzionava e cosa si doveva rivedere e rimodellare. Ed ecco arrivare l'ennesima battuta della serata di Steven: “This is quite epic. You will like it if you like Prog. If you don’t like Prog....get out!”. L'introduzione è al brano Luminol, pezzo inedito e intriso di richiami al genere citato da Wilson (ancora una volta, Minnemann da il meglio di sè). Raider II è sicuramente il punto più alto di tutto il concerto: un crescendo musicale che tenta di ripercorrere la storia del serial killer Dennis Lynn Raider; brano che anche nei suoi momenti più delicati, tratteggiati dal flauto traverso di Travis o dal piano di Wilson, mantiene comunque un'atmosfera sinistra. Nessuna luce all'orizzonte, venti minuti di sensazioni contrastanti, tra le quali l'inquietudine è quella più ricorrente.
Steven Wilson è un fiume di creatività in piena, sempre molto attento alla scelta dei musicisti che devono accompagnarlo in studio, o sul palco. I suoi live restano una garanzia; un'esperienza che bisognerebbe vivere, almeno una volta.
SETLIST:
1. No Twilight Within The Courts Of The Sun 2. Index 3. Deform To Form A Star 4. Sectarian 5. Postcard 6. Remainder The Black Dog 7. Harmony Korine 8. Abandoner 9. Insurgentes 10. Luminol 11. No Part Of Me 12. Raider II
13. Get All You Deserve
(La foto di Steven Wilson a Londra è di Chiara Felice)
Articolo del
23/05/2012 -
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