Spiritualized Spiritualized live @ "Roma Vintage", Parco San Sebastiano - Roma, 21 giugno 2012 Roma  21/06/2012 di Maria Francesca Palermo

Due ore di concerto sono bastate a confermare la sregolatezza a cui Jason Pierce ambisce oramai da un ventennio a questa parte. Una naturale tendenza a creare piccoli capolavori di suoni, lisergici rilievi che magnetizzano l’attenzione di un pubblico sotto effetto allucinogeno, attento ai dettagli e alle intersezioni chitarristiche ancora ideologicamente appartenenti ai seminali Spacemen 3.

Dalla originaria formula rock’n’roll, così il fattore ‘spacemen-soul' avanza durante l’intera esibizione senza mai mettere a tacere la sensazione di stupore continuo dei presenti, l’impressione di assistere non tanto ad un concerto quanto alla celebrazione di una intera carriera. Come un percorso circolare a se stesso si presenta, infatti, la natura Spiritualized, magniloquente nonché ispirata, principalmente accordata su bianchi droni abbozzati ben prima del lontano 1992, ma che di certo si sono protratti da allora in maniera sopraffina attorno all’infinita ritualità che presenzia puntuale in ogni piccola traccia di ogni piccolo lavoro discografico della formazione ‘pierciana’. Pochissime possono essere le parole per connotare l’essenza di un live pulito, onesto e intenso in quanto suonato col magnetismo del rock narcotico e l’epica di quello decadente.

A conferma di quanto scritto finora è la scelta della scaletta eseguita al Roma Vintage che parla. Il sentimento della classicità esige la sua parte, esegue neanche per metà l’ultimo Sweet Heart Sweet Light ma incanala attraverso un tunnel di sensazioni in bilico tra il buio e la luce boati provenienti da Ladies And Gentlemen We Are Floating In Space (1997), Amazing Grace (2003) e Song In A & E (2008), concedendo da The Perfect Prescription (1987) l’inattesa cover Walkin’ With Jesus. I brani eseguiti durante il live vengono decisamente allungati e rendono ben evidente come il gioco delle parti sia totalmente affidato ai continui stop’n’go dalla sezione ritmica, cambi guidati dalla coppia di chitarre e da strumenti che si rincorrono sempre concitatamente come nel caso delle perfette esecuzioni di Born Never Asked ed Electric Mainline: pezzi di spazio affilati in chiave free-jazz e interrati dentro una batteria che si distingue appena ma che è letteralmente straripante. La loro messa in opera ipnotica, i giri perfetti e le ritmiche ossessionanti paiono resettare repentinamente tutto quello finora eseguito, conducendo lievemente verso sentieri celestiali. La ripresa è delle più serie, l’ardore ora è laccato su Soul On Fire, e qui una moltitudine di angeli accompagna per davvero il canto delle due coriste così come il refrain che segue inevitabile dal pubblico. E quando la voce di Jason intona le note di Ladies And Gentlemen We Are Floating In Space ecco materializzarsi una bellezza sublime, di folgorante intensità. Fra i momenti migliori e più emozionanti del lotto Rated X e Stay With Me rammentano definitivamente la grana sottile di questa band, le inesorabili soluzioni tecniche, il rigore e la solennità di scrittura di Pierce. Canzoni potenti e remote come oramai solo il mito può essere a conclusione di un finale che sfiora la morbidezza lunare con Come Together e Cop Shoot Cop, due classici dal lungo respiro recuperati da Ladies And Gentlemen....

Ora la bellezza è finita, verrebbe da dire. Assisteremo ad altri concerti; consapevoli, però, di aver distinto almeno una volta ma per sempre, in mezzo ad altre mille voci, il tormento strumentale e quella indecifrabile sensibilità di suono chiamata Spiritualized.

SETLIST:

Hey Jane
Lord Let It Rain On Me
Walkin’ With Jesus (Spaceman 3 cover)
Oh Baby
Rated X
Born Never Asked
Electric Mainline
Soul On Fire
I Am What I Am
Ladies And Gentlemen We Are Floating In Space
Mary
Stay With Me
She Kissed Me (It Felt Like A Hit)
So Long You Pretty Things
Come Together

Encore:
Cop Shoot Cop

(La foto di Jason Pierce a "Roma Vintage" è stata gentilmente concessa da Reja)