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Non soltanto una grande songwriter, ma anche una interprete sempre più sicura, sempre più convinta delle sue composizioni. Ormai è arrivato il tempo per Joan Wasser, più nota come Joan As Police Woman, di oltrepassare i limiti della scena indie rock che le ha permesso di farsi conoscere, per entrare a far parte di un contesto internazionale più vasto, dove il rock si mescola con la musica soul e con la canzone d’autore.
Ogni qual volta che ci troviamo ad assistere ad una sua esibizione ci rendiamo conto dei passaggi, delle trasformazioni che ci offre questa giovane donna, che ha scelto un nome d’arte piuttosto insolito (colpa dei suoi amici che notavano una forte somiglianza con Angie Dickinson, ben nota star di una serie poliziesca della Tv americana) e che con il passare del tempo è stata capace di controllare la sua fragilità e di far diventare la sua storia personale e le sue sofferenze, un punto di forza. Dopo la scomparsa tragica di Jeff Buckley, il suo fidanzato, ha dovuto far fronte anche alla scomparsa della madre, per un tumore. Ha saputo sempre trovare il coraggio per ripartire, per ricominciare a vivere e ad amare e ha conferito una funzione liberatoria, catartica alle sue canzoni, inizialmente molto rock oriented, ora invece più spostate verso una soul music di origine controllata. Joan si presenta sul palco insieme a Tyler Wood, alle tastiere, e a Parker Kindred, alla batteria, con cui forma un trio molto affiatato. In scaletta brani tratti dai tre album fin qui pubblicati: Real Life, To Survive e il più recente The Deep Field, il disco che ha segnato la sua svolta soul. Si comincia con Stay, una ballata molto sofisticata, seguono le note funky di Nervous e la bellissima Kiss The Specifics, uno dei gioielli del nuovo disco. Per i primi venti minuti Joan si dedica totalmente alla tastiera e al canto, poi imbraccia la sua chitarra elettrica nuova fiammante, che cerca di accordare davanti al pubblico. Semplicemente toccante l’esecuzione di Flash, una slow ballad lunghissima e dalle chiare valenze ipnotiche, una cura dell’anima, per chi la esegue, per quanti stanno lì ad ascoltare. Echi psichedelici, afflato rock e la sensualità della musica soul sono tutti elementi che convivono all’interno del suo repertorio e lei riesce a reinterpretare le sue tante diverse influenze musicali con una freschezza sbalorditiva. Reduce da una educazione classica, diplomata in pianoforte e violino, Joan si è affacciata sulla scena del rock con coraggio e dedizione. Ha imparato a suonare la chitarra e ha collaborato con artisti cone Rufus Wainwright , David Sylvian e Antony & The Johnsons. Adesso per andare avanti si ritrova un po’ a guardare indietro e in certe occasioni questo concerto assomiglia a quello di una straordinaria artista nera dei tempi della Motown Records. Infatti composizioni come The Ride, The Magic e in particolare Warning Bell, un brano nuovo mai presentato dal vivo finora, ripercorrono atmosfere, ritmi e melodie care al periodo d’oro della Black Music. Sono queste le sue nuove radici, mentre lei si muove lenta e sinuosa sul palco accompagnando l’evolversi dei singoli brani.
Con il passare dei minuti il concerto cresce in intensità e ci accorgiamo di essere assolutamente dentro le sue canzoni, catturati amabilmente da brani come Eternal Flame e Forever And A Year. Verso la fine della serata Joan ci regala una perla inaspettata come la versione acustica di I Defy, il brano scritto con Antony nel 2006. L’esecuzione è davvero emozionante e il suo “I adore you”, ripetuto più volte, vero e sofferto, provoca brividi lungo la schiena.
Poche interpreti sono capaci di mettere a nudo le loro emozioni come Joan Wasser, che sa essere determinata, calda e sensuale in ogni istante del suo live act. Saluta il pubblico con una ballata più elettrica e molto avvincente: si chiama What A World, non la conoscevo, più tardi Joan mi spiega che fa parte del materiale che sta registrando per il suo nuovo album. Non vediamo l’ora di ascoltarlo. SET LIST:
Stay Nervous Kiss The Specifics Flushed Chest To Be Loved Flash The Ride Warning Bell Run For Love The Magic Eternal Flame To Survive Chemmie Save Me Forever And A Year I Defy
Encore: What A World
Articolo del
29/07/2012 -
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