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In contemporanea con la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Londra, si celebra un altro rito questa sera all’interno della corte del Castello Scaligero di Villafranca di Verona, che assiste al ritorno di Iggy & The Stooges che si esibiscono davanti a circa tremila persone per l’unica data italiana del loro nuovo tour europeo. Non sono previste nuove uscite discografiche per la band, si parla insistentemente di brani nuovi, ma non faranno parte della scaletta di questo concerto. Sappiamo già che avremo a che fare con lo stesso concerto dell’anno scorso, la stessa setlist di due anni fa, in pratica tutto Raw Power, lo storico album del 1973, con qualche piccola aggiunta di brani riesumati da Kill City. Ciò nonostante siamo di nuovo qui con una sola idea in mente: quella di prolungare il mito di quell’Hard Rock viscerale e furente che nei primi anni Settanta ha segnato il percorso e l’etica ribelle di James Osterberg, più noto come Iggy Pop. Far rivivere ancora una volta quel suono, fare indigestione di quei decibel incandescenti, testimoniare con la nostra presenza il coraggio, la vitalità e la sfrontatezza di un uomo che ha superato i 65 anni e che è assolutamente ancora in grado di reggere un concerto di oltre novanta minuti, con momenti di tensione fisica e nervosa altissimi.
“C’è solo Iggy Pop, c’è solo Iggy Pop!” gridava disperato un ragazzo che si aggirava come un indemoniato sul prato al termine del concerto. Un’osservazione dettata dall’istinto, dall’intensità del momento, certo, ma niente affatto sbagliata. La forma di lealtà, il profondo orgoglio che lo lega agli Stooges sono più forti di qualsiasi altra cosa “Non sopporterei l’idea che fosse qualcun altro a cantare le mie canzoni” mi ha detto l’Iguana non molto tempo fa. Ecco perché - malgrado la recente uscita di Apres, il suo nuovo album solo - lui non perde tempo a promuovere il disco, ma si getta nuovamente nella mischia come Iggy Stooge. Non c’è Scott Asheton alla batteria: non si è ancora ripreso dopo l’intervento chirurgico urgente a cui è stato sottoposto a Londra l’estate scorsa. “Forse si unirà agli Stooges nelle ultime date del tour, quelle americane” mi ha detto Henry McGroggan, il manager del gruppo. Al suo posto Larry Mullins, ex Trolls, la tour band di Iggy, dal 1990 al 1999. Conosce a memoria tutti i vecchi brani degli Stooges, la sua presenza qui è una garanzia. Ritroviamo James Williamson, l’ingegnere informatico che ha lasciato la Silicone Valley per tornare con gli Stooges, alla chitarra elettrica, Steve MacKay, al sassofono e l’ex Minutemen Mike Watt, al basso.
Una band eccellente, che non perde un colpo e accompagna l’Iguana in una danza tribale che parte a grande velocità con il riff di Raw Power e le sferzate chitarristiche di Search And Destroy. Subito dopo arriva Gimme Danger, un altro classico, una rock ballad disperata e melliflua, dotata di un crescendo acido da brividi. Al momento dell’esecuzione di Shake Appeal, un rock and roll dinamico e potente, viene concesso ad un gruppo di ragazzi di salire sul palco e di ballare ed urlare insieme con l’Iguana di Detroit. Una bolgia, durante la quale la figura di Iggy quasi si perde sommersa come è dall’abbraccio dei suoi fans. E’ difficile farli tornare giù, ma alla fine l’operazione riesce e si accendono le note di I Got Nothing, un brano recuperato da Kill City che però non era mai stato eseguito dal vivo prima d’ora. Un vero trionfo.
L’entusiasmo è incontenibile, Iggy salta in lungo e in largo sul palco, si protende verso la folla, vuole arrivare a tutti. 1970 (nota anche come I Feel Alright, brano eseguito da molte punk rock band) e Funhouse con il sassofono di Steve MacKay finalmente in primo piano, che si alterna come solista con la chitarra di James Williamson. E ancora Beyond The Law, sempre da Kill City, le schegge furenti di I Got A Right, in assoluto uno dei brani più estremi degli Stooges, e il riff dissoluto ed inquietante di I Wanna Be Your Dog, capolavoro dei primi Stooges, riportato alla luce con veemenza. L’Iguana si trascina a quattro zampe sul palco, ulula ripetutamente verso il pubblico, ansima come un vero cane, si declassa volutamente dal genere umano, è un delirio! Lui non si sarebbe mai fatto catturare dagli aguzzini del Green Hill, lui cane li avrebbe azzannati tutti con ferocia! Ritornano brani scritti con James Williamson, canzoni come Johanna e Kill City, che stanno conoscendo adesso nuova fama. Un momento di pausa, prima di una blues ballad cadenzata e lenta come Open Up And Bleed, un brano importante per l’Iguana che ricorda al pubblico come questa canzone fosse collegata a un periodo buio della sua adolescenza, quando si sentiva escluso, depresso, non aveva soldi in tasca ed odiava tutti, in particolare i ragazzi di buona famiglia che frequentavano il liceo ad Ann Arbor.
Per qualche minuto l’Iguana scompare nel backstage, il concerto sembra finito ma non può essere così! Torna più carico di prima, saltellante e in cerca di guai, come al solito, ed invoca più sesso che amore platonico su Penetration e Cock In My Pocket, due titoli che non lasciano molto spazio all’immaginazione. Ma la gente ne vuole ancora, non è per niente soddisfatta. “I could say goodbye” grida l’Iguana “I could say Arrivederci, instead I say FUCK OFF!“ E giù con il rock and roll incandescente di Louie Louie, un altro numero che Iggy riserva molto spesso per il gran finale, Si china fra la gente, sembra contento di vedere tante ragazze, tutte molto carine sotto palco... Ma non è vero niente! Intona Your Pretty Face Is Going To Hell, tratta da Raw Power e si lancia in una spericolata imitazione di giovani donne impegnate a truccarsi, ad incipriarsi, ad imbellettarsi, e lui - sfrontato e irriverente come sempre - grida loro di andare al Diavolo!
C’è solo Iggy Pop, c’è solo Iggy Pop! Impossibile affermare il contrario, ci ha fatto sudare come dannati, non sentiamo più i piedi e le gambe, ma siamo carichi come non mai e pronti a ricominciare anche domani sera, se possibile. C’è solo Iggy Pop!
SETLIST:
Raw Power Search And Destroy Gimme Danger Shake Appeal I Got Nothing 1970 Funhouse Beyond the Law I Got A Right I Wanna Be Your Dog Johanna Kill City Open Up And Bleed
Encore: Penetration No Fun Louie Louie Cock In My Pocket Your Pretty Face Is Going To Hell
(FOTO e VIDEO di Iggy Pop sul palco al Castello Scaligero sono di Giancarlo De Chirico)
Articolo del
10/08/2012 -
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