|
Per chi era presente ieri sera all’XS Live, è stata una vera e propria passeggiata tra le pagine dell’hard rock. In tour in Europa per promuovere il suo ultimo album solista All Out, Don Airey, oggi tastierista dei Deep Purple dopo aver preso il posto di Jon Lord nel 2001, ha portato sul palco tutta la sua esperienza dovuta alla militanza nei Rainbow, Gary Moore Band, Whitesnake, Thin Lizzy, Black Sabbath, Ozzy Osbourne ed altri ancora. E insieme a lui la sua band di altrettanti talenti composta da Carl Sentance (voce e songwriter insieme a Don), Rob Harris (chitarrista, anche con Jamiroquai), Lawrence Cottle (bassista, anche con Clapton, Sting, Black Sabbath, Gary Moore) e Darrin Mooney (batterista, anche con Primal Scream, Gary Moore).
Nonostante un martedi sera dal tempo incerto, chi ha scelto di esserci ha assistito ad un vero e proprio show di talenti dove ognuno, Airey per primo, ha potuto esibire la propria bravura e il proprio talento. C’è stato un momento di gloria per tutti, assoli di chitarra e batteria e, ovviamente, grande enfasi sulle tastiere, Hammond e Moog sapientemente suonate da Don Airey, ed un’ottima performance del cantante che davvero ha impressionato per la sua voce possente. Una passeggiata, come dicevamo, che ha alternato brani dell’ultimo album come People In Your Head, Way I Feel Inside, Fire, Wrath Of Thor e Tobruk, a brani tratti dalle numerose collaborazioni di Airey come Spotlight (Gary Moore), Shooting Star (Bad Company), Still Of The Night e Is This Love? (Whitesnake), Weissheim e All Night Long (Rainbow), canzoni che hanno visto la partecipazione viva e appassionata del pubblico che ha cantato alzando le mani al cielo con pollice, indice e mignolo alzati, come d’obbligo!
C’è stato tempo anche per un tributo a due amici scomparsi, Gary Moore e Jon Lord, con una versione molto intensa di Child In Time (Deep Purple) attaccata ad un altro classico come Parisienne Walkways (Gary Moore) che, eseguito solo strumentale, ha concesso spazio al chitarrista per un assolo (incluso un riverbero sull’ultima nota di un riff mantenuto per quasi un minuto, quasi a stordire le orecchie).
Sembrava non finisse mai, eppure è arrivato il momento del finale affidato ad una Black Night (Deep Purple) che ha scatenato un po’ tutti (me compresa) sotto il piccolo palco e ha concluso uno show veramente impeccabile di questi grandi musicisti e professionisti che hanno poi dedicato tempo per autografi e foto di rito, mentre spacciavano i loro CD (peraltro acquistati in massa dal pubblico). Oltre a Don e al cantante Carl Sentence, ho intercettato il batterista, protagonista di un assolo fenomenale, col quale ho scambiato due chiacchiere. Gli ho detto che mi aveva quasi tratto in inganno quando ha “fintato” con l’attacco di Rock And Roll (Led Zeppelin). Lui mi ha risposto mostrandomi il tatuaggio sul suo avambraccio destro (i tre cerci sovrapposti) e dicendomi che John Bonham è morto lo stesso giorno di 32 anni fa, quindi era dovuto un piccolo omaggio. E’ stata sì una bella passeggiata, per niente faticosa, anzi, tutta in discesa, e con un bel panorama musicale da apprezzare.
(La foto di Don Airey sul palco dell'XS è di Riccardo Arena Photographer, gentilmente concessa)
Articolo del
27/09/2012 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|