Dead Can Dance Dead Can Dance live @ Teatro degli Arcimboldi - Milano, 19 ottobre 2012 Milano  19/10/2012 di Valentina Gianfermo

L'Arcimboldi di Milano è tutto esaurito per l'unica data italiana del duo Gerrard-Perry. Il teatro è in attesa dell'arrivo della band alle 9.00, ma la funzione musicale dal sapore di preghiera dei Dead Can Dance inizia solamente alle 9.45 con ben 45 minuti di trepidante attesa.

La band esordisce subito con un mix di brani dal loro ultimo lavoro, Anastasis, e i loro vecchi successi. Il pubblico risponde con entusiasmo ai loro lavori più noti applaudendo già dalle prime note, mentre per quelli dell'ultima produzione sentiamo solo applausi meno calorosi ma altrettanto energici.
In fondo ascoltare un live di una band del livello dei DCD è sempre un'esperienza mistica. Nello scorrere delle loro note si hanno dei veri e propri momenti di riflessione e si abbandona la mente lasciandola vagare in viaggi musicali immaginari degni della migliore droga mai esistita, l'esperienza dell'ascolto musicale.
I DCD suonano per quasi due ore con ben tre encore già pronti nel cassetto magico del loro repertorio. Ovviamente in questa serata non mancano momenti solisti di Perry, in cui spicca una cover di Tim Buckley di Song To The Siren già riproposta con i This Mortal Coil; non da meno la Gerrard che da sola ci offre una splendida Sanvean con tanto di effetti del palco - luci degni di una messa - che mette a contatto il pubblico direttamente col Divino attraverso la stupenda ed eterea voce della contralto.
La Gerrard ripropone anche uno dei suoi grandi successi da solista, dietro a un luminoso sole che riproduce la sua alba sui Campi Elisi, Lisa canta Now We Are Free, successo internazionale che ci lascia immaginare il gladiatore che corre tra le spighe con una merendina in mano, non per questo meno suggestivo.

Dopo due ore di preghiere, di viaggi immaginari e mistici, di varie benedizioni della Gerrard al pubblico, il rito si conclude e non si può che essere contenti, entusiasti ed onorati di essere stati qui questa sera e aver potuto essere partecipi e spettatori di uno spettacolo di questo livello e di questa profondità.
Onore ai Dead Can Dance e speriamo che non ci lascino orfani per troppi anni della loro splendida musica, ma che questo augurio racchiuso nella parola Anastasis possa rivelarsi di buon auspicio. Il mondo, in fondo, ha bisogno della loro musica.

SETLIST:

1. Children of the Sun
2. Anabasis
3. Rakim
4. Kiko
5. Lamma Bada
6. Agape
7. Amnesia
8. Sanvean
9. Nierika
10. Opium
11. The Host Of Seraphim
12. Ime Prezakias
13. Now We Are Free
14. All In Good Time

Encore:
15. The Ubiquitous Mr. Lovegrove
16. Dreams Made Flesh

Encore 2:
17. Song To The Siren
18. Return Of The She-King

Encore 3:
19. Rising Of The Moon