Paul Weller Paul Weller live @ "Record Store Day", Rough Trade East - Londra (Regno Unito), 20 aprile 2013 Londra (Regno Unito)  20/04/2013 di Francesca Ferrari

Ci sono notizie inaspettate che possono arrivarti solo all’una del mattino in una piovosa nottata londinese, come quella contenuta nella mail che annunciava Paul Weller come headliner delle esibizioni per il Record Store Day a Rough Trade East, che annunciava inoltre che la relativa corsa per accaparrarsi un wristband per assistere allo show sarebbe partita la mattina dopo alle 8.00 in punto. Allora qualche ora di sonno mancato dopo ti ritrovi in mano un braccialetto con scritto “Record Store Day – Paul Weller – 20/04/2013 – Rough Trade East”, ma finché non sei in coda per entrare nello storico negozio in Brick Lane - tra l’altro con copiosi acquisti discografici tra le mani per celebrare il giorno dei negozi di dischi – le cose hanno ancora un vago sapore d’incertezza.

Ma Paul Weller c’è davvero a concludere una giornata di acquisti e corse per accaparrarsi edizioni speciali, e c’è per un ristretto pubblico la cui età media si aggira pericolosamente sui 40 anni. Con lui sul palco quelli che ho erroneamente etichettato durante l’attesa come dei bambini, ma che invece sono il gruppo blues irlandese The Strypes, e che, nonostante l’età anagrafica (che del resto non conosco con precisione) lasciano a bocca aperta mentre si lanciano guidati da Weller in 40 minuti di musica con una scaletta serrata che prende forma dai Jam di In The City, passando per il 45 giri uscito appositamente per il Record Store Day con Fast Car/ Slow Traffic, Flame-Out! e Kling I Klang. Ecco poi la cover di Slow Down di Larry Williams , e una virata sul passato recente con From The Floorboards Up, Porcelain Gods e Wake Up The Nation.
Fans in delirio sul finale quando Weller si sposta per lasciare il posto a Ross Farrelly, cantante dei The Strypes, per una travolgente versione di Route 66.

Insomma, un’esibizione durata poco più di mezz’ora, ma travolgente, inaspettata e che ha visto sul palco due diverse generazioni di musicisti: da una parte Weller, perfettamente a suo agio con la band irlandese di “qualche anno” più giovane di lui, e dall’altra gli Strypes, visibilmente eccitati ed emozionati a condividere il palco con un pezzo di storia delle musica inglese.

(La foto di Paul Weller al Rough Trade East è di Francesca Ferrari)