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Una serata intima, ma di grande atmosfera inaugura la quarta edizione di Villa Aperta, la rassegna musicale che mette insieme artisti di estrazione pop, musica rock ed elettronica all’interno dello splendido scenario che offre Villa Medici, che dal 1803 ospita a Roma l’Accademia di Francia. I due concerti previsti per questa sera si svolgono all’interno della incantevole loggia che si affaccia sui giardini della villa.
Si comincia con il ritorno di Laetitia Sadier, non dimenticata vocalist degli Stereolab, gruppo di culto che si è formato in Inghilterra nei primi anni Novanta. La band non si è mai ufficialmente sciolta, ma Laetitia ha da tempo intrapreso altre direzioni, prima con le Monade, adesso come artista solista. Attiva da oltre venti anni sulla scena musicale internazionale, Laetitia ha pubblicato recentemente Silencio, il suo secondo album solista e gran parte della sua live performance è riservata a canzoni tratte da quel disco. Ascoltiamo infatti brani come l’eccellente Find Me The Pulse Of The Universe, Next Time You See Me e Auscultation To The Nation che contiene liriche di chiara matrice marxista a cui affida la sua denuncia politica.
Laetitia canta anche in francese, come su Merci de m’avoir donnè la vie e ogni tanto ritorna a Parigi, città che aveva lasciato dopo aver conosciuto Tim Gane. Con lui si era trasferita a Londra e formare in seguito gli Stereolab, gruppo di lounge pop influenzato sia dai ritmi tipici della bossanova che dalla stagione elettronica del kraut rock. Laetitia si considera però una londinese a tutti gli effetti, infatti vive nel quartiere multi etnico di Brixton, che fu culla del Punk di fine anni Settanta e che ancora conserva una sua identità ben precisa, ribelle e “on the left”, come piace a lei. Laetitia Sadier è una donna di 45 anni, che non ha ancora smesso di credere in un mondo diverso e di lottare. Infatti le sue ballate morbide e raffinate, impreziosite da una vocalità decisamente ipnotica, non parlano soltanto di amore, ma raccontano anche storie difficili oppure come su There Is A Price To Pay For Freedom mettono in luce contrasti sociali non ancora sanati. La serata si chiude con l’eccellente Statues Can Bend eseguita da Laetitia su una chitarra elettrica rivoltata e impugnata con la mano sinistra, un po’ come Jimi Hendrix.
Pochi minuti dopo sale sul palco la deliziosa Claire DiTerzi, compositrice ed interprete francese che a Villa Medici è di casa. Infatti a studiato qui e ha scritto Le Salon des Refugèes, il suo nuovo album, proprio l’anno scorso durante il suo ultimo soggiorno romano all’Accademia di Francia. Le sue canzoni si fanno apprezzare per degli arrangiamenti impeccabili che strizzano l’occhio alla musica da camera ma sono proiettati in avanti verso l’avanguardia. Viene recuperato inoltre uno strumento d’epoca barocca come la viola a gamba, il cui suono si sovrappone perfettamente e con garbo a soluzioni più innovative , di derivazione elettronica. Gradevole la sua impostazione vocale e affascinante la sua presenza sulla scena; Claire DiTerzi, si era fatta conoscere in Francia come vocalist del gruppo punk Forguette Mi Note, ma il vero successo è arrivato dopo una sua performance teatrale nel ruolo di Rosa Luxembourg e grazie ad un suo riadattamento delle vecchie canzoni di Boris Vian. Ha anche scritto la colonna sonora del film Requiem For Billy The Kid e questa sera alterna ballate malinconiche che parlano di nostalgia e di amori perduti a brani più leggeri che costituiscono un suo personale divertissement.
Da segnalare inoltre una versione di Riders Of The Storm dei Doors di Jim Morrison, eseguita con un accompagnamento d’archi di tutto rispetto. Sul finale altre due cover d’autore, come il rock and roll divertito di 24.000 baci di Adriano Celentano e Lettre a France di Michel Polnareff, altro autore molto famoso sulla fine degli anni Sessanta.
SETLIST:
Au Salon de Refusèes White Sands Nature Morte Cadavre Esquis Renaisance La Precieuse Entre ses mains Le Bal des Pompiers Branie du Lazio Claire –obscure Corps ètrangers Iku La Vieille chanteuse Riders on the Storm L’arme a gauche Je me souviens de la Neige Retiens-moi 24.000 baci Le Roi des Forets Encore Lettre a France L’èpave Mal aux yeux
(Foto e video di Laetitia Sadier sono di Giancarlo De Chirico)
Articolo del
07/06/2013 -
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