Neville Staple Band Neville Staple Band live @ Traffic – Roma, 23 novembre 2013 Roma  23/11/2013 di Fabrizio Biffi

Il nome è di quelli che rappresentano un pezzo consistente di storia dello ska targato UK. L’apparizione romana di Neville Staple è destinata a ravvivare gli animi dei nostalgici e la curiosità di quella nicchia di neofiti che ancora si appassiona al vecchio sound “Made in Specials”.

Neville Staple rimane sempre “the original rude boy”. Il suo excursus musicale è quella cosa che nei vini si è soliti identificare con la Denominazione d’Origine Controllata.
Ecco perché il suo girovagare continuo nei club di mezzo mondo, rappresenta una sorta di promotour di quel marchio di fabbrica più riconoscibile, gli Specials, di cui Staple è ancora una pedina fondamentale nelle occasioni di reunion della band. Il concerto di Roma è sulla carta facoltativo, ma è come un richiamo dell’antitetanica, per chi ha vissuto (aihmè l’età) gli anni d’oro dello ska revival tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta.

Le aspettative sono cosi trasversali e condivise, tra il pubblico di punk e di mods della prima e dell’ultima ora che si accalca sotto il palco del Traffic per un incontro ravvicinato del primo tipo con uno degli original rude boys. A Neville Staple nessuno chiede particolari sorprese, deve solo accendere una miccia e non tradire le aspettative di un sabato sera che lo vede salire sul palco tre ore dopo il previsto per la lunga processione di gruppi spalla che hanno allungato il brodo fino a quasi l’una e mezza.

Sta di fatto che Staple ha attaccato la musica senza tante cerimonie per piazzare subito i pezzi forti del repertorio da A Message To You Rudy passando per Gangsters, Do The Dog e Johnny Too Bad. Una piacevole immersione nel vecchio ritmo in levare che fa ondeggiare e pacificare il pubblico di fedeli e fedelissimi in una di quelle significative parentesi fatte di sapori e di suoni di altri tempi.

A trentacinque anni di distanza dai suoi esordi con gli Specials, prima da roadie e poi da voce in condominio con Terry Hall, Neville Staple ha consolidato il suo ruolo iconografico di testimonianza vivente del periodo glorioso di quella scuderia, la 2Tone, che fu la culla dei migliori gruppi di ska inglese del periodo d’oro.

Menzione speciale per uno dei pezzi finali del concerto, quella tanto amata Ghost Town, con cui riprendere la macchina e tornare verso casa in mezzo al freddo e alla pioggia della Prenestina…
Articolo del  27/11/2013 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati