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Il Rock In Fuso è una rassegna di musica live, curata dalle webzine Oca Nera e Relics Controsuoni, che mensilmente offre uno spazio fisico, quello del Fusolab 2.0 di Roma, alla musica emergente e una vetrina tangibile alle band della scena alternativa romana. Offrendo una molteplicità variegata di sonorità spesso inaspettate, rappresenta dunque appieno un'interessante fusione di stili e suoni, originali e vitali, che sul palco prendono vita e si modellano assumendo sembianze musicali sempre differenti, cambiando continuamente frontiere sonore. Durante l'ultimo appuntamento dell'undici gennaio scorso la rassegna ha ulteriormente ampliato i propri orizzonti sonori aprendo le porte al pubblico del “bit”. È infatti stata l'elettronica la protagonista indiscussa della serata, da quella tutta luci semi-oscure e paillettes e dal vago sapore anni Ottanta a quella, evanescente e corposa al contempo, degna figlia degli anni Novanta e Duemila.
L'apertura è affidata alle sfumature multicolore dei Lady and the Robot duo nato nel 2013 dalle dalle menti di Ilaria (voce) e Dan Latini (Producer), che portano sul palco del Fusolab 2.0 cover e brani del loro primo Ep per un fresco tripudio di synth, tastiere e voce leggera ed intensa, mentre l'asta blu fosforescente di un microfono si fonde e si confonde alla perfetta sintesi di elettro pop e trame sonore della più pura new wave anni ’80. Dopo quasi un'ora di live, arriva poi il turno della trance sonora e visiva degli YOUAREHERE, gruppo nato nel 2011 dalla volontà di Andrea di Carlo, Claudio Del Proposto e Patrizio Piastra e con all'attivo due album (“As When The Fall Leaves The Trees” del 2011 e l'ultimo “Primavera” dello scorso anno). E sono proprio le atmosfere espanse, quasi irraggiungibili e lontane, a creare sul palco suggestioni naturali e visioni introspettive e impalpabili che scorrono in un crescendo sensoriale che aumenta brano dopo brano tra visual ipnotici, riverberi vocali, distorsioni sintetiche, battiti incalzanti, pattern ritmici dilatati, loop ossessivi, chiavi melodiche geometriche ed elettronica soave e avvolgente. Un altrove sonoro che si palesa vibrante e cangiante sul palco. Una serata interessante dunque, all'insegna dei loop e dei sintetismi, del computer modellato dall'uomo, di codici binari, di voci e di strumenti...una serata all'insegna dell'elettronica tutta Made In Italy.
La foto della serata è della fotografa Emanuela Bonetti
Articolo del
27/01/2014 -
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