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Il tour di Rossana Casale, interprete di rhythm & blues e di jazz di chiara fama, si ferma finalmente a Roma, all'Auditorium Parco della Musica. Lo spettacolo si intitola Il Signor G e l’amore ed è interamente improntato ad una rivisitazione in chiave jazz delle canzoni d’amore di Giorgio Gaber, grandissimo autore ed interprete del Teatro Canzone scomparso dieci anni fa, un intellettuale sensibile e attento, fra i primi a rendersi conto della profonda crisi in fatto di contenuti ideali e di comportamenti che stiamo attraversando adesso.
Ad accompagnare Rossana Casale sul palco jazzisti di pregio come Emiliano Begni, al pianoforte, Francesco Consaga, al sassofono ed Ermanno Dodaro, al contrabbasso. L’iniziativa ha ricevuto l’appoggio della Fondazione Gaber ed è davvero piacevole riascoltare dal vivo canzoni come Quando sarò capace di amare, Il Desiderio, Torpedo Blù, Non arrossire quando ti guardo e Ora che non sono più innamorato. Praticamente impossibile pensare di ritrovare il tono sommesso e la garbata ironia delle interpretazioni di Giorgio Gaber, ciò nonostante la Casale ha dimostrato tutto il suo talento e ha regalato ai singoli brani non soltanto arrangiamenti sofisticati ma anche una connotazione molto personale e profondamente sentita. Indovinato anche l’inserimento di Chiamami A, che sta per Alda, ma anche per Amore o almeno per Amante, una poesia di Alda Merini, recitata con grande trasporto dalla Casale, che ricordiamo buona amica di Dalia Gaberscik, la figlia di Giorgio. Il concerto è davvero molto bello e tocca uno dei suoi momenti più alti nella interpretazione de I Soli, persone deluse, talvolta distrutte da un rapporto d’amore a vote sfiorato, non vissuto, oppure finito, con la citazione de “un uomo solo è comunque in buona compagnia” che è tipica dell’umorismo amaro di Gaber.
Il Teatro Canzone di Gaber nasceva da una collaborazione con Sandro Luporini: era lui che scriveva i testi che poi Giorgio trasformava in canzoni, mettendo in risalto sia la bellezza che la complessità dell’amore, con il suo carico di tensioni, di incomprensioni e di lacerazioni, ma anche di momenti di gioia, che lo rendono comunque insostituibile. Il jazz estende la chiave di lettura di quei brani musicali e li trasforma in discorso universale.
Sul finale Rossana Casale non nasconde la sua emozione nel presentare Sostiene l’Amore, un inedito di Luporini, musicato nell’occasione da Vittorio Cosma. E’ questa forse l’unica nota stonata dell’intera serata, perché si tratta in realtà di una nota poesia di Erich Fried, intitolata E’ quel che è in cui la frase “dice l’amore” viene trasformata in “sostiene l’amore” con l’aggiunta di qualche frase nel testo, che comunque non cambia di molto la natura un po’ dubbia dell’operazione. Era troppo complicato dire “elaborata da Luporini su testo di E. Fried”? Non lo so, non importa, peccato, perché il concerto è stato davvero emozionante e valeva la pena esserci e soffermarsi con il pensiero ad ogni passaggio musicale.
Articolo del
19/05/2014 -
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