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Prendi il caldo silenzio di un pomeriggio di fine giugno, la tranquilla quiete di una città assediata dall’afa, i negozi chiusi sotto i portici quasi deserti, le vie del centro svuotate del loro solito andirivieni, questo è il ritratto di Reggio Emilia in una domenica estiva come tante. Ma da qualche giorno la città è stata segretamente invasa da una compagnia scesa dall’Appennino e accampatasi all’interno dei meravigliosi Chiostri benedettini di San Pietro, proprio nel cuore della città emiliana. La Corte Transumante di Nasseta è una compagnia di uomini e cavalli e quest’anno per il terzo anno consecutivo destrieri e cavalieri hanno lasciato il loro rifugio per presentare alla gente della pianura il loro teatro equestre barbarico montano. Da qualche tempo la carriera di musicista di Giovanni Lindo Ferretti – ex CCCP, CSI e PGR - è tenuta viva dal suo lungo tour “A cuor contento”, ma la sua passione, il suo impegno e tutti i suoi sensi sono tesi a portare avanti il progetto di ”SAGA, il canto dei canti”, ossia quello di un teatro equestre in cui si mescolano storia, tradizioni, la magia delle parole e dei suoni, la saggezza e l’eleganza dei cavalli e soprattutto la passione di un gruppo di persone lanciata in un progetto che si scontra con una realtà ostile e contro un mondo in folle corsa verso il futuro che molto spesso dimentica il passato. I chiostri benedettini di San Pietro, nel cuore di Reggio Emilia, sono il perfetto sfondo per uno spettacolo d’altri tempi, per melodie salmodianti, per strumenti tradizionali - come la ghironda e la fisarmonica – per la voce profonda di Ferretti, ma soprattutto per cavalli e cavalieri, i veri protagonisti di quest’opera epica. L’opera equestre «sceglie la luce naturale per illuminare lo spazio scenico e usa la potenza evocativa della parola, suono e senso, per farne canto epico rifuggendo psicologia e sociologia, impegno e denuncia; usa la musica, componendola, per sostenere ed amplificare un racconto che affiora dai millenni.» Non si può capire cosa sia SAGA se non assistendovi con tutti i sensi allertati, con quella trepidazione e quella fascinazione che si ha di fronte all’ignoto, al mistero; con la testa piena di musica e parole che si rincorrono richiamando sensazioni antiche, con gli occhi e il cuore pieni della grazia e dell’intesa perfetta tra cavalli e cavalieri. Cavalli e cavalieri sono una famiglia allargata e affiata, ognuno con il proprio ruolo e con il proprio carattere. Ferretti è il cerimoniere di uno spettacolo che ci riporta alle radici della civiltà, attraverso i secoli unendo in un soffio il passato e il presente. Per avere un’idea di cosa sia questo teatro barbarico equestre potete ascoltare le 15 tracce che compongono l’album SAGA, Il canto dei canti – che dal vivo è in continua evoluzione – ma nulla vi potrà far assaporare veramente la magia se non vedere la Corte Transumante di Nasseta al lavoro.
(La foto dell’esibizione di Giovanni Lindo Ferretti è di Francesca Ferrari)
Articolo del
28/06/2014 -
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