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Dopo alcuni passi falsi e la pubblicazione di un album decisamente poco ispirato come Battle Of The Sun, i Placebo tornano in tour e dimostrano di avere ancora qualcosa da dire nell’ambito della scena del rock alternativo e del post punk. La band guidata da Brian Molko, chitarra e voce, come al solito affiancato da Stefan Olsdal al basso e da Steve Forrest alla batteria, non è appagata dai tanti anni di carriera, dai milioni di copie di dischi venduti e dal successo internazionale, e lo dimostra proprio nella dimensione live questa sera a Rock in Roma, dove presentano brani tratti da Loud Like Love, il loro ultimo album.
L’approccio fortemente elettrico ed una base ritmica quanto mai serrata sono i tratti distintivi dello show, naturalmente insieme alla presenza carismatica e alla voce molto seduttiva di Molko, da sempre l’anima della band. I Placebo sono accompagnati sul palco da Nick Gavrilovic alla chitarra, da Bill Lloyd e dalla biondissima Fiona Brice, che si alterna alle tastiere, al violino elettrico e ai cori. Dopo l’intro di B3 pervasa quasi interamente dal suono di un sintetizzatore, le chitarre cominciano a farsi sentire su For What It’s Worth e su Loud Like Love, la title track del nuovo disco: il pubblico ondeggia sotto le sferzate elettriche dei Placebo, centinaia di mani si levano protese verso il palco, quasi a voler toccare fisicamente Brian Molko e soci, che sembrano gradire. I brani nuovi funzionano bene dal vivo e canzoni come Scene Of The Crime, A Million Little Pieces, Rob The Bank e la bellissima Too Many Friends risultano già assimilate dal pubblico, che le accompagna con gioia ed una insolita energia.
Uno dei doni di Brian Molko è quello di aver ereditato la dark wave che era appannaggio assoluto dei Cure di Robert Smith e di averne esteso il registro stilistico, rasentando i sentieri del Brit Pop e del New Glam. Il passato del gruppo torna a rivivere con l’esecuzione di brani come Every You Every Me e Special K, moto attesi dai ragazzi sotto palco, ma sono i brani tratti da Meds (che ritengo uno dei migliori album dei Placebo) che raccolgono i consensi maggiori: le note di Space Monkey, Meds e della fantastica, imperdibile Song To Say Good Bye scuotono il pubblico, che si lascia cullare da note tanto melodiche quanto morbidamente elettriche e sognanti.
Non poteva mancare sul finale l’esecuzione di Running Up That Hill, la cover del noto successo di Kate Bush, che risulta davvero adatta alla conformità vocale di un Brian Molko in grande spolvero, che riesce a renderla oltremodo suadente. SETLIST:
B3 For What It's Worth Loud Like Love Allergic (to Thoughts of Mother Earth) Every You Every Me Scene of the Crime A Million Little Pieces Rob the Bank Too Many Friends Space Monkey One of a Kind Exit Wounds Meds Song to Say Goodbye Special K The Bitter End
Encore: Begin The End Running Up That Hill (Kate Bush) Post Blue Infra-red
(La foto di Brian Molko al Rock in Roma è di Giancarlo De Chirico)
Articolo del
26/07/2014 -
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