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Un commento a caldo sulla mia esperienza al ONE DAY MUSIC FESTIVAL 2017? WOW! Quella di ieri, è stata la mia quarta partecipazione al One Day e devo ammettere che edizione dopo edizione, l’establishment del Barbara non smette mai di stupire. Anno dopo anno, questo Festival cresce in termini di pubblico ma soprattutto in termini di qualità della selezione musicale e degli artisti invitati.
Le atmosfere del One Day Music non hanno nulla da invidiare ai grandi eventi di musica techno e edm di Ibiza o d’oltreoceano. Un paesaggio mozzafiato in cui l’Etna, ancora parzialmente innevata e fumante, con la sua immagine possente, sovrasta il mare e quindi il litorale, la Playa di Catania; location storica del One Day.
Ore 15 Superati i cancelli mi dirigo verso l’entrata principale che permette di raggiungere la spiaggia e quindi i palchi in cui avranno luogo le esibizioni. C’è veramente tanta gente di età e provenienza geografica diversa; elemento che certifica un po’ l’eterogeneità della proposta musicale del One Day Music, caratteristica che anche quest’anno non è mancata.
La Line Up La presenza del Dio-pioniere della techno Sven Vath, dj e produttore tedesco, ha attirato un pubblico un po’ più maturo anagraficamente parlando ma non solo… Le partecipazioni di Nitro, Gemitaiz e Kaos hanno, alcuni dei rapper più in voga in Italia, invece, hanno scaturito l’interesse di una fascia di pubblico più giovane.
ORE 15.20: Only The Brave Metto piede sulla sabbia fine della Playa di Catania, finalmente. Si respira un’aria di festa, di libertà assoluta. Davanti a me il blu intenso del Mar Jonio e la spiaggia dorata che pullula di gente, a sinistra le palme che fanno capolino sulla sagoma dell’Etna che si intravvede nel cielo limpido, a destra il delirio.
Al One Day Music infatti, ci sono 3 ambienti: un palco per le esibizioni rap, uno riservato alla techno e un’altro, l’Afrobar in cui durante l’arco della giornata si svolgono diversi dj set di artisti emergenti. C’è un clima da clubbing puro. Ecco qui l’esibizione di due dj siciliani provenienti da San Cataldo (CL).
ORE 16: FEDERICO CURATOLO E ANDREA SARDO E' il turno di Federico Curatolo e Andrea Sardo che hanno fatto impazzire il pubblico del One Day, letteralmente in visibilio sulle tracce coinvolgenti del duo siciliano.
ORE 17: NITRO Inebriati, confusi e saltellanti ci dirigiamo verso gli stage principali. E’ la volta dello sciamanico Nitro che come gli aerei che si vedono decollare sullo sfondo (siamo vicino l’aeroporto di Fontanarossa), vola sulla basi con veemenza e carisma. Il pubblico apprezza
ORE 18: SVEN VATH Ci spostiamo verso il secondo palco dove tutti aspettano l’ingresso del King Sven Vath. Il dj tedesco non si è di certo risparmiato e ha offerto il meglio della sua produzione musicale fatto di tracce che in realtà sono opere d’arte. Mistica e catartica, la sonorità di Sven Vath è un raggio di sole che scalfisce il buio che nel frattempo è calato sulla Playa. Il pubblico è perfettamente in sintonia con il flusso sonoro che dal palco va dritto al cuore, alla testa e alla gambe di tutti noi presenti che ci affidiamo completamente all’arte sublime del King.
Ore 20: GEMITAIZ Sven Vath ci ha regalato dei momenti magici ma adesso, è arrivato il momento di andare ad ascoltare Gemitaiz! Il rapper ha scaldato il pubblico e dopo un inizio un po’ freddo, ha liberato il suo solito flow facendo cantare e ballare i fan e tutti coloro che pur non conoscendo quest’artista, non hanno potuto fare a meno di ancheggiare e ti alzare le mani in aria sulle note del rapper romano.
Qualche appunto One Day Music è un evento unico per il Sud Italia dove hanno suonato artisti riconosciuti e apprezzati dal pubblico internazionale, tuttavia, ho notato alcune criticità: –File all’ingresso eccessive: non è possibile che chi ha acquistato il ticket on line o sia stato accreditato debba aspettare 2 ore al sole prima di entrare. Io ero in questa fila e non ho potuto svolgere appieno il mio operato di reporter perchè sono entrato piuttosto tardi pur essendo giunto ai cancelli alle ore 13. -Bisognerebbe aumentare l’eterogeneità della scelta musicale. Mancava il rock e l’indie che a oggi è uno dei generi più ricercati in Italia –Controlli all’entrata assenti. Viviamo in un’epoca difficile come ben sapete, organizzare un evento di questa portata senza pensare a dei controlli stringenti all’ingresso è rischioso e poco sicuro.
Ci vediamo l’anno prossimo L’edizione 2017 del One Day ha veramente spaccato. il One Day è un festival catartico, che purifica l’anima. Oggi, mi sento una persona nuova. Otto ore consecutive sul dancefloor, anzi sandfloor, mi hanno dato la carica giusta per affrontare il domani che verrà
L'articolo integrale di Salvatore Giannavola con i video e le foto dell'evento è disponibile su: https://blogstermind.org/2017/05/02/one-day-music-il-racconto/
Articolo del
02/05/2017 -
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