Retape Retape Festival @ Auditorium – Musica per Roma, 27 maggio 2017 di Fabrizio Biffi

Un fulmine a ciel sereno questo festival che ha l’obiettivo ambizioso di portare in scena l'eccellenza del rock capitolino, ispirandosi ai live degli anni '70 che iniziavano il pomeriggio e fino a sera inoltrata proponevano il meglio del meglio degli artisti contemporanei.

Due giorni intensi collocati in un calendario quanto mai competitivo con la contemporanea dello Spring Attitude a due passi e il sabato targato MTV AWARDS a Piazza del Popolo con mille attrazioni in perfetto stile cantagiro.

Fatto sta che sotto l’egida dell’Auditorium- Fondazione Musica per Roma e due maestri di cerimonie di tutto rispetto, Ernesto Assante e Gino Castaldo, si ritrovano sul sacro palco della raffinata struttura ideata da Renzo Piano, alcune delle realtà musicali del contesto romano.

Guardando l’elenco delle due giornate, qualcuno sicuramente ci sarà rimasto male, ma c’è da apprezzare lo sforzo di condensare gli stati generali della musica romana in un periodo in cui la Capitale, almeno in questo ristretto ambito, sta dimostrando una notevole vitalità frutto di una generazione di musicisti e di autori che hanno tirato fuori gli attributi.

Saltata colpevolmente la prima serata, dove avrei rivisto con molto piacere La Batteria, Moseek, Giancane e kuTso, il mio Retape lo concentro tutto sul sabato, in un’atmosfera ormai estiva di un Auditorium che è in piena fase di allestimento della prossima stagione estiva outdoor alla cavea.

La mezz’ora massima per ogni band è un parametro indicativo per saggiare lo stato di forma delle band che si susseguono sul palco. E’ bello vedere l’emozione e , a volte, l’imbarazzo di chi si trova a suonare per la prima volta in questa dimensione, a fronte delle centinaia di serate in piccoli locali o bettole di vario genere.

E’ quello che si percepisce tra le note dei Sha La La Las un duo acerbo e genuino chitarra, voci e violino che non sfigurerebbe in centinaia di taverne irlandesi. E’ l’emozione dichiarata da Chiara Vidonis, triestina di origine ma romana di adozione, che riesce dopo un brevissimo tentennamento, a tirare fuori tutta la sua grinta con voce e chitarra graffiante e molto sentita. I più sintonizzati con l’ambiente sono i Mokadelic che confermano grande proprietà di linguaggio musicale con un set strumentale che ha sfruttato al massimo le potenzialità della location. Fuori contesto e anche più volte in imbarazzo i Belladonna che soffrono in maniera visibile il peso ingiustificato di una performance che, infatti, ha poco o niente a che vedere con la cosiddetta scena romana. I Vanilla Sky si ripresentano dopo un paio d’anni di pausa per rendere un tributo a se stessi e dichiarano spudoratamente la loro preferenza per quelle birrerie un po’ caciarone dove il loro punk rock riesce ad esprimersi al meglio.

Insomma, un’insalata in salsa romana molto eterogenea a cui cercano di dare un senso Alex Britti e Max Gazzè nella ospitata finale che sa anche di ghiotta anteprima del loro doppio concerto sempre in programma all’Auditorium nella doppia data del 31 luglio e del 1 agosto per la rassegna Luglio Suona Bene.

Se ha senso celebrare le eccellenze della musica romana, un festival come Retape deve fare tesoro della sua più palese contraddizione: il palco dell’Auditorium non è il contesto adatto per far rendere al meglio musicisti che riescono ancora ad esprimersi in una dimensione più passionale e confidenziale. Altrimenti il rischio è quello di un inutile formalismo e di un generale e percepito imbarazzo

Articolo del  28/05/2017 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati