Arctic Monkeys Live @ Roma Summer Fest, Auditorium Parco della Musica, 26 maggio 2018 di Claudio Di Biase

Tornano gli Arctic Monkeys a Roma e non potevamo mancare a quello che potrebbe essere il live del 2018 nella capitale. La band di Sheffied si presenta a pochi giorni dall’uscita del nuovo album “Tranquillity Hotel & Casino”.

Mentre la Cavea dell’Auditorium si finisce di riempire, inizia a suonare le prime note un ispiratissimo Cam Avery che in giacca e pantalone bianco scalda il pubblico romano a buon ritmo.

Verso le 21:30 prendono il palco gli Arctic Monkeys insieme alla band che li accompagna nel tuor (compreso Avery che ha aperto il concerto). Si parte con Four Out Of Fire, probabilmente la migliore traccia dell’ultima fatica del quartetto inglese.

Il pubblico prende ritmo, rapito dal grande impatto scenico di un Alex Turner in grande spolvero. Completo anni 70’ con camicia avorio e pantalone nero stretto in vita, scatena la folla salutando in italiano.
Con il susseguirsi dei pezzi si nota come Turner sia ormai proiettato verso la dimensione di Tranquillity Base Hotel and Casino. È chiaramente “Il suo Lavoro”, è la rappresentazione di se stesso più reale e recondita. Il front man delle scimmie artiche è avanti; il processo di “americazione”, l’abbandono della chitarra, ma soprattutto i cinque anni passati dall’ultimo Album (AM, ndr), segnano una linea di confine tra il passato e il futuro della band.

Cinque anni sono molti, aspettarsi un AM 2.0 risulterebbe banale e poco attuale. Il mondo della musica è cambiato, probabilmente anche gli interpreti in questione, così la band inglese azzarda guardano in avanti. La data di Roma è vicinissima al rilascio della rivoluzione Turneriana e i fans degli Arctic, anche i più fedeli, vivono i nuovi brani in modo diverso. Cercano di entrare in questo mondo di armonie più intime e avvolgenti. Vogliono partecipare anche loro al processo di maturazione con Tranquillity Base Hotel and Casino.

L’atmosfera diventa quasi da club così i salti e il pogo (in I Bet You Look Good On The Dancefloor o Pretty Visitors) lasciano il posto a una platea composta e attenta. Il risultato è affascinante, un mix di emozioni dal buon sapore anche per i palati più difficili. A dettare il tempo ci pensa un fantastico Matt Helders, repentini cambi di ritmo tenuti senza problemi da Jamie Cook e Nick O’Malley.

Quando Turner imbraccia la chitarra sembra avere un’aura che lo circonda e lo eleva direttamente sull’Olimpo del Rock. Da segnalare una Mardy Bum solo voce in versione intima e la chiusura finale con R U Mine che augura un arrivederci energetico al pubblico romano. Qualcuno erroneamente aveva urlato all’estinzione prematura delle scimmie artiche, scambiandola forse con l’evoluzione della specie avvenuta con Tranquillity Base Hotel & Casino

Setlist
Four Out Of Five
Brianstorm
Crying Lighting
Don’t Sit Down ‘Cause I’ve Moved Your Chair
Tranquility Base Hotel&Casino
Why’d You Only Call Me When You’re High
505
She Looks Like Fun
Knee Socks
I Bet You Look Good On The Dancefloor
Cornerstone
One Point Perspective
Fireside
Pretty Visitors
One For The Road
Do I Wanna Know?
The View From The Afternoon
Arabella
Mardy Bum (solo voce)
R U Mine?

Articolo del  27/05/2018 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati