Oumou Sangaré Oumou Sangarè @ Sala Sinopoli - Auditorium Parco Della Musica, Roma 22 settembre 2018 Roma  22/09/2018 di Riccardo Rossi

Artista del Mali, Oumou Sangarè è quello che si può ben definire una guerriera, per sè stessa, per il suo popolo, per le sue tradizioni. Con 50 candeline da poco spente, si è di nuovo imbarcata in un tour per portare in giro la sua ultima fatica discografica, Mogoya, che vede tra l'altro la collaborazione di un affermato professionista come Tony Allen, batterista nigeriano che ha collaborato con molte personalità di spicco della scena musicale mondiale, vedasi Damon Albarn e gli Air.

Ma in questa serata di festa a Roma c'è soltanto lei e la sua band, al contempo alcova di quel dualismo tra sacro e profano che si ritrova nelle tradizioni dell'Africa più remota. Parla perlopiù francese o lingua bambara ( lingua mandingo parlata in Mali ) e risulta difficile carpirne tutti i messaggi per chi ne è estraneo, ma è il senso di comunione quello che infine prevale, ci si sente parte di una cultura che non è solo musica, ma veicolo con cui trasmettere un messaggio non verbale, attraverso ritmi e suoni che tutti possano metabolizzare e mediare con la vita quotidiana. Con il pubblico inizialmente seduto e composto si è poi arrivati a metà spettacolo dove quasi tutti erano a danzare e cantare con Sangarè insieme a diversi membri della comunità africana, presente in maniera generosa alla serata, saliti sul palco a stravolgere le regole, in un atto sovversivo e di emancipazione a rimarcare la necessità di un multiculturalismo tacciato invece da più parti come deleterio.

Perchè c'è stata malinconia e gioia in questa serata, per 90 minuti ci si è ritrovati d'improvviso ad essere parte anche noi del Wassoulou, gente bianca e gente di colore uniti in una condivisione non solo d'arte, ma di prospettive. Articolo del  23/09/2018 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati