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Daniele Del Monaco e Marco Cappelli Trio feat. Fay Victor e Marc Ribot
"The Zone" live @ Auditorium Parco della Musica, Sala Petrassi - Roma, 6 novembre 2018
Roma
6/11/2018
di
Giancarlo De Chirico
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Prima assoluta di The Zone, un “concept” prima letterario e poi musicale messo in scena dal giovane compositore Daniele Del Monaco che può contare su grandi nomi dell’avanguardia newyorchese come il Marco Cappelli Acoustic Trio, con lo stesso Cappelli alla chitarra elettrica, Ken Filiano al contrabbasso e Satoshi Takeishi, alla batteria. Ospiti d’eccezione la vocalist Fay Victor e il chitarrista Marc Ribot, storico collaboratore di Tom Waits.
La suite piuttosto ambiziosa della durata di oltre un’ora ideata da Del Monaco prende spunto da due importanti opere letterarie: “Picnic Sul Ciglio della Strada”, a metà strada fra filosofia e fantascienza, scritta dai fratelli Strugackij e “Il Verbo degli Uccelli”, una parabola di ispirazione sufi scritta da Farid al’Din Attare, poeta persiano del XII secolo. Due riferimenti piuttosto lontani fra loro, ma che hanno in comune la sete di conoscenza, il tema del viaggio e con esso la voglia di scoprire l’intimo segreto dell’esistenza, che va vissuta pienamente bruciando ogni energia a nostra disposizione, gettando il cuore oltre ogni ostacolo. Questo il contenuto delle sette canzoni interpretate da una straordinaria Fay Victor, dotata di una presenza scenica e di una vocalità assolutamente straordinarie, abile a destreggiarsi all’interno di una partitura musicale che mette insieme il rock sperimentale degli anni Settanta, l’improvvisazione tipica del jazz ed elementi di musica contemporanea. Passaggi armonici diversi, ora oscuri e violenti, in altre occasioni più pacati e riflessivi , ma tenuti insieme da un substrato epico che fa riferimento a rituali antichi che interagiscono con idee musicali più moderne.
Forse un supporto visuale o almeno la possibilità di seguire in contemporanea le liriche dei brani, avrebbero aiutato gli spettatori ad entrare pienamente nel contesto e cogliere il senso delle grida sciamaniche della Victor. Resta invece un mirabile incontro con l’arte chitarristica dell’eccellente Marc Ribot, con la dinamica percussiva di Satoshi Takeishi e in genere con la singola bravura dei musicisti riunti insieme per l’occasione. Probabilmente il lavoro di Del Monaco - che immaginiamo lungo e impegnativo e che raggiunge momenti di rara intensità - meritava di essere fruito in modalità diverse, con maggiori soddisfazioni da parte di tutti.
(La foto scattata durante la performance di 'The Zone' è di Viviana Di Leo)
Articolo del
08/11/2018 -
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