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Anche quest’anno la ormai rinomata venue romana della Casa Del Jazz ospita un ricchissimo cartellone di eventi nell’ambito del Summertime 2019 e dei Concerti Nel Parco.
Ed il 19 luglio poteva all’apparenza sembrare solamente un’altra serata d’estate a Villa Osio, ma non lo è stata, un ospite leggendario ha di nuovo calcato quel prato, osservato quelle stelle lontane, salutato la luna nascere nel cielo, e quell’uomo è Charles Lloyd. Classe 1938, il sassofonista statunitense, con uno stile molto affine a quello del compianto John Coltrane, ha attraversato nella sua lunga carriera molti movimenti musicali ed è stato protagonista di collaborazioni con altrettanti grandi musicisti, dai Doors a Keith Jarret, dai Beach Boys a Brad Mehldau. Uno dei suoi ultimi progetti lo ha visto insieme ai The Marvels e a Lucinda Williams nel meraviglioso album Vanished Gardens del 2018.
Alla Casa Del Jazz Lloyd si presenta con la sua recente formazione denominata “Kindred Spirits” e composta da Julian Lage alla chitarra elettrica, Marvin Sewell alla chitarra classica, Reuben Rogers al basso, ed Eric Harland alla batteria e percussioni. Non mancherà in diversi momenti l’uso da parte di Charles del flauto, con alcuni attimi di totale estasi, laddove lo strumento sembra divenire parte della sua stessa voce, che invece sarà poco presente. Anche quando non è in primo piano lo si vede sullo sfondo, sorridere ed accompagnare a ritmo e con incitamenti gli altri membri, così come il pubblico, che ad ogni brano lo saluta con il rispetto e gli applausi che un musicista del suo calibro merita.
Perché Charles è così, fa sognare e fa pensare, ogni nota, ogni assolo di sax, arriva dritto al cuore e confonde i pensieri, lasciando la mente a vagare lontano. Sembra di vederlo, con quel suo berretto e gli occhiali, che suona verso un’orizzonte che lento fa discendere il sole e salire tutt’intorno l’immensità dell’universo.
Sono attimi preziosi, che questa serata indimenticabile mi ha fatto sfiorare, ed il suo saluto è senza sensazionalismi, mentre si allontana e con la mano alzata all’indietro si lascia avvolgere dal buio, e scompare nella notte.
Articolo del
20/07/2019 -
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