|
Extra! Music Magazine sostiene il progetto di crowdfunding “WISH YOU WERE HERE” ideato da THIS IS NOT A LOVE SONG e dedicato ai concerti che hanno fatto la storia della Musica, quei concerti ai quali tutti avremmo voluto assistere. 32 biglietti di 32 concerti epocali, che al loro interno racchiudono 32 manifesti esclusivi illustrati da 32 tra i migliori fumettisti italiani. Il tutto anche in sostegno di 10 live club, grazie a un crowdfunding attivo dal 24 maggio fino al 30 giugno su Produzioni dal Basso. Per aderire all’iniziativa potete saperne di più sul sito https://www.produzionidalbasso.com/project/wish-you-were-here/#Biglietti-manifesti.
Ci sono concerti che a guardarli oggi, e forse già al tempo, sono stati ben più che una semplice serata di musica. Eventi che hanno canalizzato all’interno di quel contesto storico e geografico un’umanità variegata, composta da fan appassionati, fotografi, giornalisti, perché (come nel caso del concerto allo stadio Cibali di Catania) hanno portato la grande musica rock d’oltreoceano in una terra meravigliosa, un luogo sospeso sul mare ad un soffio dalla penisola: la Sicilia.
Nella serata del 6 agosto 1995 il capoluogo siciliano avrebbe ospitato non una ma ben due band di assoluto spessore artistico: i R.E.M. ed i Radiohead. I REM, guidati dalla splendida voce di Michael Stipe insieme a Mike Mills, basso, Peter Buck, chitarra, e Bill Berry, batteria (che lascerà la band subito dopo l’uscita di New Adventures in Hi-Fi, forse come conseguenza dell’aneurisma che lo aveva colpito nel 1997) erano all’epoca sulla cresta dell’onda. Nel 1994 era uscito il loro nono album, Monster, disco dalle sonorità sporche e tendenti al grunge, coordinate stilistiche che lo mettevano in contrapposizione ai brani dal sentore acustico e pop dei due grandi successi discografici precedenti: Out Of Time e Automatic for the People.
Grazie all’intraprendenza di Francesco Virlinzi (imprenditore siciliano appassionato di musica, fotografo e promoter, scomparso prematuramente nel 2000) in quella domenica d’agosto di metà anni 90 Catania si era vestita a festa, colorata dalle migliaia di giovanissimi giunti non solo dal territorio circostante, ma anche da più lontano, come l’Inghilterra o l’Australia. Tutto ciò è testimoniato dalle riprese delle tv locali, le quali ben documentano l’entusiasmo e l’eccitazione crescenti per l’arrivo sull’isola di una band come i R.E.M. All’epoca sempre Virlinzi disse: “Questa non è la data di Catania, ma è di tutta la Sicilia, del Sud”. E fu davvero così.
L’isola divenne l’epicentro di una piccola rivoluzione ed una vittoria per l’Italia tutta (viste le difficoltà al tempo nel portare un gruppo come i R.E.M in Sicilia), un punto luminoso in cui il fuoco che divampò fu quello di questo rock camaleontico, coinvolgente musicalmente e criptico nei testi (Stipe infatti, soprattutto nei primi album, usava di sovente una particolare tecnica denominata “cut-up”, in cui le liriche si ammantano di un velo misterioso e quasi espressionista, fatto di tante immagini in apparenza senza alcun collegamento tra di loro). Per gli stessi componenti della band questo fu un evento indimenticabile ed ancora oggi ricordato con affetto, in cui non solo poterono suonare di fronte ad un pubblico appassionato, ma anche scoprire ed assaporare ritmi e cibi di una cultura lontanissima da quella americana.
In seguito divenuti grandi amici della band di Athens, i Radiohead erano nel 1995 ancora (o quasi) dei debuttanti, avendo da poco dato alle stampe il loro secondo album “The Bends”. Il grande successo di Ok Computer sarebbe arrivato solo due anni dopo, nel 1997, ma nonostante tutto anche nella data Catanese il gruppo di Thom Yorke seppe farsi apprezzare grazie ai circa 40 minuti in cui suonare brani del già citato The Bends e dell’album d’esordio Pablo Honey del 1993, tra cui Bones, High and Dry, Creep, Bullet Proof..I Wish I Was, The Bends.
Per i R.E.M. la situazione era come detto assai differente, con una pletora di brani divenuti nel tempo iconici tra cui scegliere. What’s the Frequency, Kenneth?, con cui si apre la data allo stadio Cibali è di certo una di queste. Seguiranno altri estratti sempre da Monster, come Crush With Eyeliner, Bang And Blame, Strange Currencies, Star 69, ma anche da Green come Pop Song 89 o dal futuro New Adventures in H-Fi (The Wake-Up Bomb, Undertow). E poi i brani oltre l’iconico, oltre il classico, come Man On The Moon o Losing My Religion, in cui il pubblico presente in quella lontanissima domenica d’inizio agosto del 1995 esplose ed infiammò d’entusiasmo l’aria.
Immaginare il significato e l’importanza che eventi come questo ebbero sui fortunati che allora furono presenti è qualcosa di estremamente difficile, ma noi di Extra! Music Magazine vogliamo rievocarlo raccontando attraverso delle semplici parole un evento irripetibile.
Set-list R.E.M.
What’s the Frequency, Kenneth? Crush With Eyeliner Drive Disturbance at the Heron House Me in Honey Try Not to Breathe The Wake-Up Bomb Bang and Blame Undertow I Took Your Name Strange Currencies Revolution Tongue Man on the Moon Country Feedback Half a World Away Losing My Religion Departure Finest Worksong Get Up Star 69
Encore:
Let Me In Everybody Hurts Fall on Me Pop Song 89 It’s the End of the World as We Know It (And I Feel Fine)
Articolo del
02/06/2021 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|