Una riapertura attesissima alla presenza di circa 400 spettatori quella che ha avuto luogo lunedì 7 giugno 2021 alla Casa Del Jazz di Roma.
Nonostante già durante la scorsa estate il cartellone in auge a Villa Osio fosse stato eccezionale e coraggioso, con le nuove norme entrate in vigore nei giorni scorsi ed un generale assestamento dei dati epidemiologici quella di quest’anno è stata una ripartenza dal sapore ancor più intenso all’insegna del “si può fare”.
E non potevano essere che nomi eccellenti (Dino Piana Group feat. Rava + Fratini quartet) quelli chiamati a traghettare il popolo di appassionati in una estate ricca di appuntamenti da segnare sul calendario.
Il concerto di lunedì ha rappresentato anche il festeggiamento per i 10 anni di Jando Music, etichetta che insieme a Parco della Musica Records ha dato i natali all’ultima uscita discografica di Piana intitolata “Al gir dal bughi” (al giro del Boogie). Enrico Rava, creatore dell’intero progetto insieme al figlio di Dino, Franco, ha definito lo stesso trombonista come “uno dei più grandi jazzisti italiani, uno dei più amati e dei più richiesti in Europa, uno dei padri storici del jazz moderno in Italia e fonte d’ispirazione per tutti i giovani trombonisti negli anni a venire”.
Ad accompagnare Dino Piana c’era, oltre al figlio Franco e Enrico Rava, tre musicisti altrettanto eccezionali: Fabrizio Sferra alla batteria, Julian Oliver Mazzariello al pianoforte e Gabriele Evangelista al contrabbasso. Insieme il gruppo ha portato in scena brani tratti dal succitato ultimo album di Piana, declinando la propria performance in un lungo “reportage di note” che ha fotografato l’eleganza e la grande stima reciproca di questi grandi artisti, artisti dai capelli ormai bianchi che hanno attraversato la storia del mondo, scrivendone in prima persona alcune delle pagine più emozionanti.
Il tempo di un breve cambio palco ed ecco arrivare il quartetto del trombettista Francesco Fratini, giovane e talentuoso rappresentante di quella nuova scena jazzistica nostrana che strizza l’occhio anche ad influenze d’oltreoceano. Con lui Domenico Sanna (pianoforte), Matteo Bultrini (batteria) e Giuseppe Romagnoli (contrabasso). Laddove nel “supergruppo” di Piana e Rava eravamo in presenza della vecchia scuola, qui si è invece messo in luce il talento cristallino e metamorfico della gioventù jazzistica italiana, ragazzi, musicisti, che animano e danno lustro al nostro sconfinato panorama nazionale.
Nella setlist brani tratti da “The best of all possible worlds”, ultima fatica in studio di Fratini dove lo stesso ha voluto esprimere quello che ha definito come “il migliore dei mondi possibili”, la musica, inglobando le varie esperienze avute in città come New York e Roma nella scrittura sul pentagramma delle 10 tracce del disco. Alla fine, le luci sono scemate, la musica si è andata ad assopire, il pubblico è lentamente defluito verso l’uscita.
E’ stato solo l’inizio, ma la stagione 2021 alla Casa Del Jazz non poteva chiedere un’alba migliore.
Articolo del
09/06/2021 -
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