Madrugada Live @ Tempodrom, Berlino 01.04.2022 di Daniela Giombini e Dario Calfapietra

Andiamo in trasferta in una gelida Berlino per assistere al concerto dei norvegesi Madrugada, band che meriterebbe ben più notorietà in Italia ma che per fortuna in Germania riscuote un particolare successo al punto da riempire il Tempodrom con 3.500 persone. La band è in tour europeo per promuovere l'album CHIMES AT MIDNIGHT (2021) che sancisce il loro ritorno discografico dopo 13 anni.

Aprono la serata i connazionali Darling West che con il loro cosmic-folk, l'elegante abbigliamento in completo bianco e la loro simpatia riscaldano la platea che risponde positivamente.

I Madrugada iniziano con la bellissima “Nobody Loves You Like I Do”, che è anche il brano che apre il nuovo album, e proseguono con altri due estratti dall'ultimo disco prima di eseguire l'ipnotica “Hands Up - I Love You” introdotta dalla linea di basso di Frode Jacobsen. Una sentita dedica a Mark Lanegan introduce “Only When You're Gone” seguita da “Ecstasy” e dall'avvolgente “Black Mambo” (da THE NIGHTLY DESEASE del 2001) fino ad arrivare a “Look Away Lucifer” col cantante Sivert Høyem alla chitarra acustica e dedicata ad un amico morto a causa dell'eroina (molto probabilmente il chitarrista originario Robert Burås scomparso nel 2007).

Quest'ultimo brano viene accompagnato da proiezioni suggestive anche se un po' inquietanti per poi passare agli effervescenti giochi di luce di “Strange Colour Blue” che contiene un accenno a “State Trooper” di Bruce Springsteen.

Sullo sfondo appare a caratteri maiuscoli la scritta MADRUGADA e la band abbandona il palco per tornare poco dopo acclamata a gran voce da un pubblico entusiasta. Il suono perfetto permette di apprezzare nitidamente ogni minimo dettaglio suonato dalle due chitarre nella canzone “Vocal”, in particolare lo slide che richiama alcune sonorità dei Gun Club. Seguono “Stabat Mater”, con le atmosfere alla Morricone, e la loro canzone più celebre “Majesty” che esalta ancora di più il pubblico.

La batteria di Jon Lauvland Pettersen si fa serrata per il gran finale di “Blood Shot Adult Commitment”, scritta e registrata proprio a Berlino (contenuta in GRIT del 2002) ed ispirata dai gruppi tedeschi Can, Kraftwerk e Neu, seguita da “The Kids Are On High Street”. Il concerto si chiude con la più calma “Valley of Deception” lasciando il pubblico con un bel sorriso soddisfatto sul viso. Un'esibizione coinvolgente che conferma la bravura di questa band che, se pur tornata insieme da poco, non ha perso lo smalto degli esordi
Articolo del  26/04/2022 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati