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Foto di Viviana Di Leo
Seconda data per il nuovo tour europeo dei Calexico, la band nata a Tucson, Arizona alla fine degli anni Novanta. Inizialmente Joey Burns e John Convertino erano la sezione ritmica dei Giant Sand di Howie Gelb, ma si sono assunti il rischio di un percorso diverso, di proporre una musica di frontiera, con ingredienti di “alternative country” e di musica latina.
Ebbene, quella miscela “tex-mex” si rivelata con il passare del tempo la formula giusta e a partire dai primi anni Duemila si sono imposti definitivamente sulla scena internazionale. I Calexico presentano questa sera dal vivo le canzoni di “El Mirador”, il loro decimo album in studio, un disco davvero molto bello, luminoso e ricco di speranza, dopo le chiusure determinate dalla pandemia. Sul palco Joey Burns, chitarra e voce, e John Convertino, batteria, si presentano con una “line-up” allargata, composta da Sergio Mendoza, alle tastiere, Scott Colberg, al contrabbasso, Jairo Zavala Ruiz, alla chitarra elettrica più Martin Wenk e Jacob Valenzuela, ai fiati. Il concerto prende subito la direzione giusta con l’esecuzione de “El Mirador” e in particolare di “Harness the Wind”, il nuovo singolo, il brano che sintetizza perfettamente lo spirito del nuovo album.
Ci sarebbe già da alzarsi e mettersi a ballare, ma siamo in Sinopoli, Auditorium, e non si può. Si capisce però dalla espressione del volto degli spettatori presenti in sala che queste note procurano gioia e danno soddisfazione. Scusate se è poco. L’esecuzione delle due “cumbie”, dapprima “Cumbia del Polvo” e poi la trascinante “Cumbia de Donde” sul finale è il segnale di come l’orizzonte musicale dei Calexico vada lentamente cambiando: prima il Texas con uno sguardo verso il Mexico, adesso il Centro America, con la “cumbia”, che è insieme musica popolare e danza colombiana. Non mancano comunque i riferimenti al passato, come l’esecuzione di “Minas de Cobre”, il brano solo strumentale tratto da “The Black Light”, album “storico” del 1998. Ci troviamo esposti ad una musica che sa essere a tratti, epica, romantica e corale. Elementi diversi come il blues e il country-rock convivono liberamente con il mambo ma anche con degli ingredienti di musica cubana, presenti nella esecuzione di “Liberada”, una ballata straordinaria, altro fantastico pezzo del nuovo disco. Il “country western” delle origini ritorna su un brano come “Rancho Azul”, che dal vivo regala emozioni nuove, con quella ritmica marcatamente “punk” e quelle trombe “mariachi” che ti sfondano le orecchie!
Altro momento esaltante quello che coincide con la versione dal vivo di “El Burro Song”, (la canzone dell’Asino, animale evidentemente molto caro ai Calexico e omaggiato anche nel disco precedente). Sonorità arrembanti che convivono con le note melodiche, a tratti malinconiche della stupenda “Heart Of Downtown”, una ballata tratta dal disco precedente che ascoltiamo adesso dal vivo per la prima volta. Nel corso del concerto non mancano i ringraziamenti alla città di Roma, che li accoglie sempre con grande entusiasmo. Roma, la città di Ennio Morricone, un compositore a cui i Calexico si sono ispirati moltissimo e che omaggiano con un tributo musicale. Il progetto fondato da John Convertino e Joey Burns resta uno dei pochi a trasmettere l’idea di una musica interculturale, un concetto questo che viene troppo spesso banalizzato, per colpa di quei musicisti che lo rappresentano con superficialità.
Le note di “Caldera”, sul finale, rappresentano un ulteriore momento di fusione di suoni provenienti da culture diverse: una musica sognante che ti culla e che ti avvolge in un sogno che vorresti non finisse mai. I Calexico hanno ormai lasciato l’Arizona: Convertino ora risiede a El Paso, mentre Burns si è trasferito a Boise, in Idaho nel 2020. Eppure sono rimasti fedeli alle loro origini, a proporre una musica senza frontiere, che è continuamente alla ricerca di nuove combinazioni, a volte misteriose e impensabili, ma che riesce sempre a donare felicità.
SET LIST
El Mirador Harness the Wind Then You Might See Cumbia del Polvo Splitter Two Silver Trees Minas de Cobre Inspiracion Rancho Azul Slowness Liberada Flores y Tamales Caldera Heart Of Downtown Cumbia de Donde Encore Frontera / Trigger El Burro Song Under The Wheels Crystal Frontier
Articolo del
28/04/2022 -
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