Asti Musica ha il pregio di saper riconoscere i talenti e di prendere bene il tempo sui grandi ritorni e stasera lo ha dimostrato ancora una volta accogliendo sul palco in piazza Cattedrale uno dei cantautori più rappresentativi degli ultimi venti anni, Gianluca Grignani.
Stasera la musica ha molto da dare. È la notte dei cantastorie, di chi usa ancora la musica, il rock, il pop e il folk per esprimere la propria visione del mondo, per toccare emozioni e corde profonde. Lo si capisce da subito, quando sul palco salgono i Filodiretto, la band ligure che ha il compito di aprire i volumi.
Già finalisti di Sanremo Rock, i Filodiretto non hanno paura di esporsi con testi molto intimi sopra un sound pop-rock che si veicola molto bene al pubblico. Così Tommy (voce, chitarra acustica e piano), Marco Turchetto (cori, chitarra elettrica e tastiere), Ana Bolívar (cori, viola, bandola e percussione minore), Erik Boncore (cori, basso e basso) e Fabio Saccoccia (batteria) presentano le loro canzoni, fra cui spicca certamente Bronx, pezzo nato direttamente nei sobborghi di Sanremo, che parla anche del Bronx interiore di ognuno di noi. Chi meglio di loro poteva scaldare il palco, cantando le storie del loro personale vissuto, interagendo con il pubblico che li ha apprezzati fin dalle prime note.
C’è grande attesa per Grignani, e vederlo arrivare sul palco con la chitarra fra le mani quasi come un ologramma, ha qualcosa di emozionate. Le prime note sfuggono e si trasformano in una intima versione di La mia storia fra le dita. Un’apertura atipica, certamente, per un concerto rock. Ma con Grignani non puoi mai sapere cosa accadrà, bisogna mollare la presa a lasciarsi trasportare.
Quella di AstiMusica è la terza data del suo Living Rock and Roll tour, in cui al centro l’artista milanese ci ha messo molta improvvisazione e un set di musicisti d’eccezione, lasciando moltissimo spazio al suonato e alle canzoni di esprimersi totalmente fra virtuosismi, assoli, e tutto lo spazio necessario per respirare.
La discografia di Grignani è molto varia e per cui è impossibile dire quale sia la set list perfetta, ma quella proposta ieri ripercorre bene alcune delle sue tappe importanti del Joker della musica italiana.
“Ribellione”, “Cammina nel sole”, “Non voglio essere un fenomeno”, “Dio privato” e “The Joker” scorrono veloci e a ritmo serrato e fanno capire quale sarà il passo dello spettacolo. Grignani possiede il ruggito del grande rock, quello capace di surriscaldare gli animi e allo stesso modo una pazzesca introspezione cantautoriale, che crea un dualismo interessatissimo, sul palco. Fragile e ruvido allo stesso tempo, con testi profondi e senza paura di cantare il dolore, ma anche rocker sopra le righe, e quando serve ironico e sorridente, come nel brano più pop, L’aiuola.
Grignani ha il pregio di mostrarsi in tante sfaccettature, pur rimanendo sempre fedele a sé stesso, tanto da essere impossibile imbrigliarlo in una definizione. Il dato di fatto, però è che ieri Gianluca si è dato tantissimo.
Dopo un inizio in cui sembrava un poco freddo (gli occhiali scuri non hanno aiutato) si è lasciato andare a mano a mano che il pubblico gli ha fatto sentire il calore (cosa non scontata, in territorio astigiano).
Vocalmente il concerto l’ha tenuto su tutto lui. Con una sola corista sul palco, è la voce di Grignani a concentrarsi su ruggiti, acuti e virtuosismi, senza perdere colpi fino alla fine, toccando un range di emozioni che solo chi è totalmente dentro alla musica, pensata, scritta, suonata e cantata, riesce a trasmettere.
Meravigliosa l’intesa con la sua nuova band: Salvatore Cafiero (chitarre) Roberta Di Lorenzo (cori, percussioni, chitarra acustica), Enrico Magnanini (tastiere), Andrea Fagiuoli (basso) e Claudio Miele (batteria) che gli hanno dato un supporto strepitoso e spostato l’asticella decisamente sulla zona rock e rendendo eccezionali pezzi come Falco a Metà e Destinazione Paradiso, applauditissimi. Un live che prosegue mercoledì 13 Luglio a Roma / ippodromo delle Capanelle e che avrà il suo gran finale il15 Ottobre al Mediolanum forum (Milano). Vedere un cantautore come Gianluca Grignani esprimersi sul palco smuove qualcosa dentro, lascia segni visibili di note sulla pelle. Sul palco residui di vibrazioni che resteranno a lungo nell’aria.
È successo anche ieri ad AstiMusica.
Set List La mia storia fra le dita Ribellione Cammina nel sole Non voglio essere un fenomeno Dio privato The Joker Una donna così il più fragile Mi piacerebbe sapere – una canzone Uguali e diversi Sogni infranti Falco a metà Il giorno perfetto Baby Revolution L’aiuola Destinazione Paradiso La fabbrica di Plastica (le foto del concerto di Gianluca Grignani sono di Roberto Signorini)
Articolo del
08/07/2022 -
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