(foto di Viviana Di Leo)
Arriva finalmente in Italia Christone “Kingfish” Ingram, ormai ritenuto a pieno titolo uno dei migliori rappresentanti della nuova generazione di grandi chitarristi blues.
Viene da Perugia, dove ha suonato per Umbria Jazz e affronta sorridente il pubblico romano, giunto numeroso ad accoglierlo malgrado la concomitanza di altri eventi musicali. Kingfish è reduce del successo ottenuto con “662”, il suo ultimo album, che è stato giudicato come il disco migliore del 2021 in ambito blues. Inoltre il buon Christone Ingram aveva conquistato la copertina di riviste specializzate come “Living Blues” nel 2020 e come “Guitar World” e “DownBeat” nel 2021. Si presenta sul palco accompagnato dalla sua “tour band “, composta da “session men” originari di Clarksdale, Mississippi, la culla del blues, città natale di Kingfish. Sorprende la presenza di una tastiera, ma forse era prevedibile dopo aver ascoltato “662” un album che allarga i suoi orizzonti musicali verso la musica “soul” ed il “funky” pur senza mai rinnegare il blues elettrico delle origini. Si parte subito alla grande con “She Calls Me Kingfish”, un “rhythm & blues” serrato e incredibilmente potente, che mette subito in chiaro la natura del “live act” di questa sera. Si prosegue con “Fresh Out” e con la splendida “Another Life Goes By”, una ballata di chiara derivazione “soul”, impreziosita dalle note profonde ed eleganti provenienti dalla “slide guitar” di Kingfish Ingram.
Malgrado la potenza di fuoco delle sue esplosioni chitarristiche e un “outfit” decisamente possente, quando arriva il momento di cantare Kingfish dimostra di essere in possesso di una vocalità melodiosa e suadente, risultato del lavoro che ha fatto su di sé, a cominciare da quando da bambino cantava i “gospel” in chiesa la domenica. Molto significative anche le esecuzioni di “Too Young To Remember” e di "Outside of This Town" in perfetto stile ZZ Top. A soli ventitrè anni di età Kingfish ha la padronanza sullo strumento di un veterano, se si considera che ha cominciato a suonare il basso a otto anni, per poi passare alla chitarra elettrica a undici! A metà dello show Kingfish abbandona il palco, scende giù e si fa un bel giro in giardino: attraversa la platea fra lo scompiglio generale e regala i suoi funambolici assoli di chitarra agli spettatori che siedono un po' più dietro rispetto al palco.
Kingfish appare solo con se stesso, sembra in “trance”, suona ad occhi chiusi passaggi armonici complicati e riesce ad emozionare tutto il pubblico presente alla Casa del Jazz. Chi lo conosceva poco, o per niente, si lascia andare ad esclamazioni dettate dalla consapevolezza di assistere ad un concerto eccezionale, unico nel suo genere, irripetibile. E’ un po' come se tutti i grandi chitarristi del Mississippi tornassero a vivere, da B.B. King a Muddy Waters, da Robert Johnson ad Albert
King, perché è proprio vero quello che avevo letto su una rivista americana, Christone Kingfish Ingram non si limita a suonare il blues, ma è lui stesso il blues!!! Nella seconda parte dello show Kingfish imbraccia anche la chitarra acustica ed esegue ballate come “Something In The Dirt” e “You Are Already Gone”, ma l’energia che si diffonde dal palco rimane invariata. Il finale poi è straordinario e viene riservato esclusivamente ad una versione lunghissima e straripante di “Hey Joe”, cover di Jimi Hendrix, punto di incontro fra il blues e l’hard rock dei primi anni Settanta. L’interpretazione di Kingfish è magica, assolutamente fantastica, rallenta ad arte, inserisce accenni “reggae”, riparte poi all’improvviso con un fragore devastante! Una serata che ci riconcilia con la musica e ci ricorda come il blues non sia una “musica per vecchi”, ma un ingrediente straordinario della nostra vita, che offre nutrimento all’anima e linfa vitale al corpo. Basta sapersi esporre ad esso con dedizione totale e senza creme solari protettive…
SET LIST
She Calls Me Kingfish Fresh Out Another Life Goes By Empty Promises Too Young To Remember Your Time Is Gonna Come Outside Of This Town Something In The Dirt You Are Already Gone That’s All It Takes Not Gonna Lie 662
Encore:
Long Distance Woman Hey Joe
Articolo del
18/07/2022 -
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