Alice Phoebe Lou Live @ EUR Social Park, Roma 27 luglio 2022 di Dario Calfapietra

“Dalle strade di Berlino ai palchi di tutto il mondo”

Ho conosciuto Alice Phoebe Lou intorno al 2015 quando vivevo a Berlino (dove lei risiede) sentendone parlare con entusiasmo da altri musicisti e vedendola poi suonare come street musician (o busker) davanti la fermata della metro di Warschauerstrasse o nel verde di Mauer Park. Anche quando la sua popolarità nella capitale tedesca è cresciuta, con un numero di persone sempre più consistente ad assistere ai suoi concerti che l'ha portata a suonare in locali grandi e rinomati, non ha mai smesso di esibirsi in strada gratuitamente (o meglio per le donations del pubblico).

Tra i musicisti che mi parlarono al tempo di Alice c'era l'anglo-italiano Olmo (vero nome Francesco Lo Giudice) che è anche l'opening act in questo tour italiano. Lui ha avuto il compito di riscaldare la platea dando il giusto tramite tra Berlino e Roma. Si è esibito da solo eseguendo due brani con la chitarra in inglese (l'anti-fascista “Pigs”, che nel testo dice “Senza offesa per i maiali che sono delle creature intelligenti” e “My Friend Amer” dedicata al suo coinquilino palestinese) oltre a “Tornerai” in italiano. Suona poi due canzoni al piano elettrico (tra cui la bellissima 25) per chiudere con “Whatever Works” cantata su una base pre-registrata. Un set breve in cui ha dimostrato la sua duttilità e bravura.

Alice Phoebe Lou, accompagnata da quattro ottimi musicisti, apre il suo set con She entusiasmando il pubblico, formato prevalentemente da giovanissimi, che si è alzato finalmente in piedi e si è radunato sotto il palco. La musicista sudafricana (nata nel 1993) dice di gradire la calda temperatura romana che si addice perfettamente alle sue origini.
Si prosegue con il folk tinto di soul (o forse soul tinto di folk) su cui la voce di Alice si produce in acrobazie vocali che vanno dai toni più bassi fino a quelli altissimi sorprendendo chi non si aspetta che da un corpo così esile possa uscire un canto tanto potente.

La lunga esperienza come musicista di strada (dove se non catturi l'attenzione difficilmente la gente dona dei soldi a chi suona) ha reso Alice un'ottima comunicatrice che sa perfettamente come connettersi con il pubblico. E quindi racconta che si è dovuta svegliare alle 3:45 di mattina per arrivare a Roma in tempo e che spera di non addormentarsi sul palco. Ma l'ottimo gelato italiano che ha mangiato un'ora e mezzo prima dello show potrebbe darle l'energia di cui ha bisogno.

Dopo qualche altro brano soul intriso di jazz e blues dove i musicisti che la accompagnano possono dare sfoggio della loro perizia tecnica, Alice annuncia che ora vuole fare una piccola serenata al pubblico romano, da sola con la chitarra acustica, così che si potrà piangere un po' tutti insieme. Si esibisce quindi in un mini set di tre strazianti brani acustici tra cui una cover di “Chance” di Angel Olsen (indubbiamente un'influenza notevole per il suo modo di cantare), il tutto con un suggestivo sottofondo offerto dalle cicale dell'EUR Social Park.

La band torna sul palco e si riparte con una manciata di canzoni con Alice che invita il pubblico a ballare in maniera spontanea e naturale, senza preoccuparsi di sembrare cool, e la gente risponde all'invito dimenandosi e divertendosi.

Devo ammettere di essere contento ma al tempo stesso sorpreso del successo di Alice qui a Roma. I testi sono curati ed i brani hanno degli arrangiamenti complessi ma privi di quei ritornelli che restano in testa. Ed allora chiedo ai giovanissimi che assistono al concerto in che modo hanno scoperto la musica di Alice Phoebe Lou: alcuni grazie a dei consigli di amici o parenti ed altri semplicemente grazie ai suggerimenti di Spotify. La stella di Alice Phoebe Lou continuerà a brillare per tutto il 2022 con concerti in Europa, Stati Uniti, Centro e Sud America

(Foto di Susanna Motta)
Articolo del  01/08/2022 -  ©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati