GoGo Penguin Live @ Casa Del Jazz, Roma - 30/07/2022 di Riccardo Rossi

Era uno dei concerti più attesi, di quelli che si segnano sul calendario mesi prima, di questa stagione incredibile alla Casa Del Jazz soprannominata “Summertime 2022”.

L’evento di sabato 30 luglio con protagonisti i GoGo Penguin era difatti parte del programma estivo del 2021, ma era stato poi rimandato a causa delle restrizioni nei viaggi verso l’Italia dovute alla pandemia da Covid 19.
La band di Manchester (che arriva a Roma con in formazione il nuovo batterista Jon Scott in sostituzione di Rob Turner, il bassista Nick Blacka e il pianista Chris Illingworth) viene accolta da un’ennesima venue quasi al completo.
Il trio ha collezionato nel corso degli anni una lunga scia di elogi da parte di critica e pubblico grazie a sette gemme discografiche tra cui il recente ep “Between Two Waves”, uscito il primo luglio di quest’anno e che comprende cinque tracce, le quali fondono come di consueto per il trio eleganza classica ad innesti di sonorità e strumentazione contemporanee.

Nel parco di Villa Osio anche con il loro evento, inserito nella parentesi di concerti denominata “New Waves” di cui facevano parte tra le altre le serate di Nubya Garcia e Sons Of Kemet, si è voluto proporre una selezione di artisti (con diversi disc jockey nostrani prima e dopo ogni spettacolo: Dj Solko è stato il protagonista della giornata di sabato) sperimentali, i quali più di altri stanno fungendo da crocevia tra culture e fra passato e futuro in virtù di una musica che non si pone limiti né ha confini.
“Grazie di essere venuti ad ascoltarci, è passato un po' da quando siamo stati in Italia. Abbiamo rilasciato il nostro ultimo ed omonimo album nel bel mezzo del lockdown nel 2020, pertanto è bello avere finalmente l’opportunità di suonare la musica anche di quel disco”.
Con queste parole il contrabbassista Nick Blacka si rivolge ai presenti durante la prima pausa in cui sono stati eseguiti in sequenza due brani, Atomised e Signal In The Noise, tratti proprio dall’album omonimo uscito due anni fa.

Seguiranno canzoni da altri capitoli discografici della formazione, come Hopopono e One Percent da v2.0 o Badeep, Ascent e Wave Decay dall’ultimo piccolo capolavoro di quest’anno di cui si è accennato prima.
La peculiare miscela musicale dei tre, in cui convergono momenti trip-hop, armonie che rimandano a composizioni di musica classica, scampoli di rock con riverberi d’elettronica, ma anche l’irruenza liberatoria del jazz più sperimentale, si disvela pian piano pezzo dopo pezzo.

Che sia il piano a soverchiare ogni altro suono con dolcezza, o la sezione ritmica a legare il proprio pulsare a quello della melodia, dal vivo Blacka, Turner e Illingworth riescono a tracciare solchi più che profondi nella memoria dell’anima di ciascun ascoltatore.
In una parola, indimenticabili.


Articolo del  02/08/2022 -  ©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati