Nicola Piovani Live @ Piazza Federico II, Jesi - 03/08/2022 di Marco Sonaglia

(foto di Stefano Binci/Fondazione Pergolesi-Spontini)

Prosegue con grande successo il festival Pergolesi-Spontini a Jesi, dopo Fiorella Mannoia la terza serata ha visto come protagonista uno dei maestri della musica da film: Nicola Piovani.

Lo spettacolo prende il titolo da una frase di Federico Fellini "La musica è pericolosa", che già Piovani aveva usato per il suo libro uscito nel 2014.
Un viaggio attraverso la sua prestigiosa carriera e diviso idealmente in tre parti: La prima dedicata ai temi delle colonne sonore, la seconda a brani strumentali utilizzati in altri ambiti e la terza alle canzoni.
Sul palco Piovani dirige, suona il pianoforte ed è accompagnato da musicisti di primissimo ordine come Sergio Colicchio (tastiere e fisarmonica), Ivan Gambini (batteria e percussioni), Pasquale Filastò (violoncello, chitarra, mandoloncello), Marina Cesari (sax, clarinetto), Marco Loddo (contrabbasso).
Dopo un breve intro, la prima parte si apre con Il maestro che racconta la sua collaborazione con Fellini, attraverso un aneddoto molto spiritoso sulla nascita di un tema e poi lascia spazio alla musica prima con una suite felliniana composta da "Intervista" con "Ginger e Fred" dove emerge la parte più jazzistica del compositore, con largo spazio al sax.

Si continua con il tema più malinconico da "Caro diario" di Nanni Moretti, per lasciare spazio all'anima più popolare caratterizzata dal clarinetto e dal mandoloncello con i temi de "Il traditore" di Marco Bellocchio e "Il Marchese del Grillo" di Mario Monicelli mentre sullo schermo scorrono le locandine dei film , le immagini dei registi e degli attori.
Piovani è un ottimo affabulatore e incanta il pubblico proprio come fecero le sirene con Ulisse che sono le protagoniste del brano "Neapolis", ricorda la magia delle bande di paese che hanno ispirato la sigla degli spettacoli di Roberto Benigni intitolata ironicamente "La banda del pinziomonio" e dichiara il suo amore per Claude Debussy eseguendo una sua varizione del tema "Golliwogg's Cake-walk" tratto da "Children's Corner" del 1908.
Proseguono i racconti intrisi di comicità come le campane delle suore che hanno ispirato "Il bombarolo" la canzone scritta con Fabrizio De Andrè per il concept album "Storia di un impiegato" del 1973, l'amicizia con Marcello Mastroianni che cantò "Caminito" di Filiberto Juan de Dios per la colonna sonora del film "De eso no se habla" di Maria Luisa Bemberg uscito nel 1993 e "Quanto t'ho amato" composta con il compianto Vincenzo Cerami e Roberto Benigni.

I musicisti escono di scena, ma gli applausi crescono, è il momento giusto per suonare il tema de "La vita è bella" che gli valse l'oscar come miglior colonna sonora nel 1999.
Ancora due parole per ringraziare l'affetto del pubblico e per sottolineare la meraviglia della musica live, quella suonata con passione e sentimento, lontana dalle finte vetrine televisive.
Le ultime note suonate in una serata di struggente bellezza con una performance di altissima qualità, sono quelle di "Quanto t'ho amato", perchè come dicono alcuni versi: "Nell'amor le parole non contano, conta la musica" e Piovani da vero maestro, ce lo ha dimostrato.

Scaletta

Accordatura e intro
Intervista/Ginger e Fred
Caro diario
Il traditore
Il Marchese del Grillo
La banda del pinzimonio
Neapolis
Golliwogg's Cake-walk (Claude Debussy)
Il bombarolo
Quanto t'ho amato
Caminito
Bis
La vita è bella
Quanto t'ho amato
Articolo del  05/08/2022 -  ©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati