(foto di Daniele Bricca)
Dopo il sold out per il concerto di Caparezza, il Bambù festival di Monte Urano come seconda serata ha ospitato una delle date de "L'ultimo girone", il tour di addio dei Litfiba.
La band capitanata da Piero Pelù con il fido Ghigo Renzulli e Fabrizio Simoncini alle tastiere, Dado Neri al basso, Luca Martelli alla batteria, non ha deluso le migliaia di persone presenti al Parco Alexander Langer. Due ore di adrenalina pura, elettrizzante, contagiosa, con una scaletta che attinge sapientemente dalla loro storia musicale. L'inizio del concerto è subito d'impatto con "Ritmo 2", "Proibito" e "Tex". La band è in ottima forma: Pelù è il solito animale da palco che salta, gesticola, parla e denuncia con coscienza politica, canta con voce potente. Ghigo con la sua chitarra acida caratterizza il sound, Martelli dietro le pelli picchia come un fabbro scatenato, sostenuto dal basso di Neri e dai ricami di Simoncini alle tastiere.
Si parla di rispetto per l'ambiente con "Woda woda", si sventola la bandiera del Kurdistan durante "Instanbul", si passa dalla magia di "Fata Morgana" alla dolcezza di "Vivere il mio tempo", si ricordano gli amici scomparsi come Ringo De Palma, Candelo Cabezas ed Erriquez della Bandabardò con "Il volo" fino ad arrivare a "Spirito", "Regina di cuori", "Lacio drom" e naturalmente una versione esplosiva de "El diablo" con tanto di benedizione al pubblico in ginocchio. Qualche minuto di pausa e la band ritorna per i bis. Si riparte con la bellissima "Lulù e Marlene", un grido di aiuto verso tutti i popoli oppressi, con le parole che oggi risultano più attuali che mai ("Marlene quanto odio ho visto, quante ferite alla mia anima persa Marlene, suona la ribeca ed ogni uomo grida: "Pace a noi", ma noi restiamo soli davanti all'odio, invincibile, impalpabile per noi"), "Dimmi il nome" con dedica a Falcone e Borsellino ("Non è la fame, ma l'ignoranza che uccide... Fanculo l'onore e l'omertà").
"Lo spettacolo" e "Cangaceiro" chiudono con energia un concerto perfettamente equilibrato. In quarantadue anni di carriera i Litfiba hanno attraversato momenti storici diversi e rinnovato il sound e l'approccio compositivo nel rock italiano. Oggi la band gode ancora di un grandissimo affetto, sarà veramente l'ultimo tour? Intanto consigliamo vivamente di seguirli in una delle loro date, perchè lo spettacolo deve ancora cominciare e perchè la strada dei Litfiba non finisca mai. Quindi buon viaggio, lacio drom!!
Scaletta
Ritmo 2 Proibito Tex La preda Eroi nel vento Apapaia Woda woda Istanbul Vivere il mio tempo Fata Morgana Bambino Il volo Spirito Regina di cuori Paname Lacio drom El diablo
Bis
Lulù e Marlene Dimmi il nome Lo spettacolo Cangaceiro
Articolo del
12/08/2022 -
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|