Ci sono concerti che non si possono definire semplicemente tali, che non puoi facilmente descrivere a parole, come un live dei Godspeed You! Black Emperor. La band canadese ha fatto tappa a Roma, in un Largo Venue sold out, trascinando con sé sensazioni ed emozioni difficili da racontare. Perché assistere a un concerto dei GY!BE è un'esperienza unica e anche in questo caso è stato un viaggio incantatore attraverso il suono e, con esso, tra le maglie di una sorta di inconscio sonoro collettivo.
In apertura TASHI DORJI, chitarrista di improvvisazione bhutanese, che con le sue destrutturazioni sonore, le sue “nubi” ritmiche crea fascinazioni dal sapore alieno.
È poi la volta delle peregrinazioni musicali dei GY!BE e con loro sembra quasi di entrare in un sogno ad occhi aperti mentre appare sul palco la scritta “Hope”. Ci sono i visual che campeggiano dietro la scena e che si muovono con il sound, generati da un proiettore che sembra ricordare visioni cinematografiche d'altri tempi, tra allucinazioni in bianco e nero e colori fumosi. C'è la penombra che sovrasta la scena e c'è soprattutto il muro di suono dei GY!BE, quel post rock che va oltre il genere stesso, abbracciando suoni altri e rumori generati direttamente del caos. La formazione prevede tre chitarre, due bassi, due batterie e un violino. L'apparato percussivo crea ritmi martellanti, sorregge la catarsi sonora, mentre le chitarre esplodono e deflagrano nel suono stesso, e il violino modula prospettive dal sapore onirico.
La setlist pesca dall'ultimo G_d's Pee AT STATE'S END! del 2021 con Hope Drone, Job’s Lament, First of the Last Glaciers, Cliffs Gaze. Poi si va verso i lidi di Luciferian Towers con Bosses Hang, Anthem for No State. Chiude la solennità di The Sad Mafioso da F♯ A♯ ∞
Quasi due ore di concerto, in cui la band canadese non proferisce parole, perché a parlare è unicamente la musica affascinante e immensa, ricca di registri sonori. Un live dei GY!BE è tutto questo. È un momento, un istante da sperimentare nel qui e ora. È un'immagine sfocata, un flashback di una vita passata, che devi sentire e vivere a tutti i costi.
Setlist: Hope Drone Job’s Lament First of the Last Glaciers Bosses Hang Cliffs Gaze Anthem for No State The Sad Mafioso
Articolo del
06/10/2022 -
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