Azzardiamo una previsione: anche se ascoltata (o riascoltata) tra qualche decina di anni, la musica degli Afghan Whigs non perderà smalto, e i solchi di opere quali “Congregation”, e, soprattutto, “Gentlemen” e “Black Love” continueranno a esercitare un fascino inossidabile.
Greg Dulli e compagni hanno catturato su disco melodie perfette nella loro mescolanza di sonorità assordanti e laceranti e di morbidezze che traggono ispirazione dal soul e dal rhythm and blues. Una sintesi personale e suggestiva, dal suono riconoscibilissimo, che nel concerto tenuto al Largo Venue è stata sfrondata della delicatezza e delle sfumature caratteristiche di alcuni brani in repertorio per offrire uno spettacolo travolgente e impetuoso, ma allo stesso tempo contraddistinto da straordinaria intensità.
Senza un attimo di tregua, il gruppo ha proposto una scaletta fenomenale che abbracciava tre decenni. Difficile individuare i momenti migliori della serata, ma sicuramente da citare le movimentate, incalzanti “Matamoros”, “Parked Outside” (la prima delle canzoni eseguite con tre chitarre elettriche sul palco) e “Somethin' Hot” (dal piglio punk).
Ipnotica la lenta, orientaleggiante “Algiers”, e vorticosi i fraseggi di chitarra wah-wah in “Demon in Profile”. Maestose, e non sembri un’esagerazione, “A Line Of Shots" e "Catch A Colt”, ballate vigorose.
A un passo dall’enfasi eccessiva, e quindi ancora più ammirevole per l’equilibrio che è riuscita a mantenere senza sconfinare nel melodramma, la band ha dimostrato la propria forza espressiva in “Toy Automatic” e in “John the Baptist”, nella malinconica “Please, Baby, Please” (e ci si chiede come faccia Dulli a cantare con un tale trasporto senza perdere la voce), e in cavalli di battaglia quali “Gentlemen”, “What Jail Is Like” e “My Enemy” (emozionante).
Un gradito omaggio agli Smiths di “There Is a Light That Never Goes Out” durante l’esecuzione di “Into the Floor” ha chiuso un concerto veramente difficile da dimenticare
(la foto è di Ida Stamile)
Setlist 1. Jyja 2. I'll Make You See God 3. Matamoros 4. Light as a Feather 5. Oriole 6. Toy Automatic 7. Gentlemen 8. What Jail Is Like 9. Parked Outside 10. Algiers 11. Catch a Colt 12. Heaven on Their Minds (Andrew Lloyd Webber cover) 13. Somethin' Hot 14. Please, Baby, Please 15. Demon In Profile 16. A Line of Shots 17. John the Baptist 18. My Enemy 19. Summer's Kiss 20. Into the Floor 21. There Is a Light That Never Goes Out (The Smiths cover)
Articolo del
28/10/2022 -
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