(Foto di Richard Oakes / Dark Fable Media)
Durante la pandemia il mondo si è chiuso in sé stesso. Nel terrore e nell’incertezza, la musica ha dovuto cercare nuove vie per perpetuare il suo spirito vivo e libero, da sempre vibrante nella vitalità di un’esperienza unica quale è il concerto. Il live come servizio in streaming si è fatto strada con vigore, coinvolgendo i più disparati artisti. Ed ora che la pandemia ha in parte attenuato la sua morsa e si torna a cantare sotto i palchi, qualcuno come Tompkins ci ricorda come ci possano essere ancora esperienze online a cui vale la pena presenziare.
Daniel Tompkins non ha ormai bisogno di tante presentazioni per l’appassionato medio di progressive metal e dintorni. Produttore, discografico inglese, leader e voce dei TesseracT ma anche parte di splendide realtà a cavallo tra i generi come White Moth Black Butterfly e Skyharbor, nel 2019 Daniel ha deciso di intraprendere anche un percorso solista con l’album “Castles”. Nel 2020 ecco poi arrivare “Ruins”, rielaborazione in chiave oscura delle canzoni del debutto.
Tompkins commenta: “A gennaio di quest’anno (2022) ho avuto il piacere di suonare i miei primi spettacoli dal vivo con il progetto solista in giro per il Regno Unito, eseguendo per intero il mio secondo disco ‘Ruins’ insieme ai miei buoni amici Amos Williams, Paul Ortiz, Mike Malyan e Pete Skipper. Gli spettacoli sono stati accolti molto bene, ma per quanto sia stato fantastico essere uno dei primi artisti a tornare sul circuito dopo la pandemia, è stato breve e in molti non hanno potuto partecipare. C’è stato anche un social push da parte dei fan per portarci in Europa e negli Stati Uniti, cosa che ancora non era stata possibile. Sapevo che i fan sarebbero stati dispiaciuti di non poter assistere agli spettacoli, così ho deciso di celebrare l’occasione filmando una performance completa dell’album. Sono molto grato ai ragazzi per avermi aiutato a dare vita a Ruins: Live Experience sul palco e in video; è venuta fuori una cosa fantastica. Paul e io stiamo già lavorando al prossimo album del progetto solista, che si inoltrerà ancora più nel prog metal, quindi questo ci sembrava il momento perfetto per chiudere il capitolo Ruins e avere qualcosa di meraviglioso da ricordare”.
Ecco dunque come la prima di “RUINS: LIVE EXPERIENCE”, andato in onda il 26 novembre e disponibile in visione a seguire per sette giorni, abbia un sapore assai diverso dall’altro, ed eccezionale, evento online con i Tesseract denominato “Portals” dello scorso anno. Qui l’esperienza si avvale di una location più sobria e senza fronzoli eccessivi a livello d’effettistica e luci. Eppure, nulla manca e tutto è curato in modo certosino.
Filmato al Kinetic Group di Corby, nel Regno Unito, insieme a Richard Oakes (Dark Fable Media) e Tom Campbell (MIRRAD), co-produttori del già citato “Portals”, le canzoni di Ruins brillano e convincono anche in questa “nuova” veste. Nella line-up troviamo i compagni Amos Williams dei TesseracT, Paul Ortiz dei Chimp Spanner, Mike Malyan dei Monuments e Pete Skipper degli In Colour. La regia mai statica, il suono cristallino e potente, rinvigorisce ogni traccia mantenendo intatto il pathos originale.
In coda, nonostante qualche intoppo “tecnico”, il gruppo ha intrattenuto gli spettatori in una breve chat dove si è risposto a domande e curiosità di varia natura. Di certo, come detto all’inizio, questa forma di live non potrà mai sovrascrivere l’emozione viscerale di essere nello stesso luogo con la band, ma altrettanto vero è che è impossibile negare quanto, anche al di là di uno schermo, lo spettacolo sia stato indimenticabile.
Articolo del
01/12/2022 -
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