Luca Benni è il boss dell’etichetta To Lose La Track e viene da Umbertide. Ed è lì che è nata e cresciuta l’idea che se avesse dovuto fare qualcosa di importante, l’avrebbe dovuta fare nel posto dove è nato, dove è cresciuto e anche dove, probabilmente, ha compiuto la maggiore età.
Luca Benni ha fatto nascere, crescere ed arrivare alla maggiore età la sua creatura. E di questo gliene saremo per sempre grati noi che ascoltiamo, amiamo e viviamo di musica. To Lose La Track quest’anno compie 18 anni e noi ci siamo presentati alla sua festa senza regalo, perché sapevamo che il regalo lo stava facendo a noi, portandoci nello stesso posto e nella stessa giornata (a Roma è stato scelto il Monk) per circa 5 ore di musica dal vivo con ben 9 gruppi divisi su 2 palchi per una democratica mezz’ora a testa.
La grandezza di TLLT si può riassumere anche solo ragionando su questo ultimo punto: non c’è differenza tra i vari gruppi, sono felicemente tutti sullo stesso piano, l’unico piano che conta. Quello della dedizione al proprio lavoro e di quello che vuoi rappresentare con il tuo lavoro. A lato del DIY, e comunque prima delle logiche del mainstream.
Chi scrive non ha potuto presenziare a tutto l’Italian Party ma ha fatto una semplice apparizione, complice un viaggio inaspettato in Molise (che esiste e resiste) e un appuntamento già prenotato da tempo allo Spazio Rossellini per la presentazione dell’ultimo album di Giovanni Truppi. Chi scrive non ha potuto evitare di regalarsi la mezz’ora dei Disquieted By, di nuovo insieme dopo 9 anni.
Aspettavo questo momento da 10 anni perché i Disquieted By sono una delle band del mio cuore. Domenica sera i Disquieted By sono stati 14 pezzi in mezz’ora, la sigla del Maurizio Costanzo Show come intro, il frontman che come di consueto dopo il primo pezzo si spoglia e rimane in mutande prima di urlare “Nothin’ runs like a Dear” dell’inno PROTOGONE, “mangio pane e merda” al posto di io e te insieme su Moschops, “Juve merda olè” sul loro capolavoro Mamimami corazon, “mancano ancora 92 pezzi da suonare” e attaccano Piero Fear che da sola vale 92 pezzi dei gruppi indie italiani in circolazione. Domenica sera i Disquited By sono stato questo e tanto altro. Si confermano dopo 9 anni ancora una delle band di gran lunga tra le migliori attrazioni sonore e visive del panorama musicale italiano.
Se mai ripasseranno dalle vostre parti, partecipate ad un loro concerto. Sara come essere l’urlo di Mia Wallace dopo che la siringa centra il punto rosso sullo sterno, oppure il momento in cui sei dall’altra parte della rete dopo la corsa di Gordie Lachance in Stand By Me con in testa “alle palle Chopper!", oppure essere il salto di Johnny Utah senza paracadute per raggiungere in volo Bodhi.
Finisce con gli abbracci del pubblico, i 5 a mano alta, il sorriso barbone di David e la promessa di un prossimo disco a breve.
Citando e prendendo in prestito una canzone che a sua volta citava uno striscione degli ultras della Reggiana, “Grazie Luca, al compleanno dei vent’anni, regalaci i VERME”.
Articolo del
21/04/2023 -
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