Dopo il successo del "Vale la pena tour" che li ha visti protagonisti lo scorso anno nei teatri italiani, il gruppo cileno e il cantautore toscano sono partiti con un tour mondiale, per la presentazione dal vivo del loro primo disco insieme AGUA, registrato tra Firenze e Santiago del Cile.
Gli Inti Illimani hanno uno stretto legame con l'Italia, la loro seconda patria. Infatti nel 1973 quando cominciò il golpe in Cile erano in tour proprio nel nostro paese. Le condizioni per tornare in patria erano altamente rischiose, così rimasero in esilio fino al 1988, abitando a Roma. Il gruppo è capitanato dallo storico fondatore Jorge Coulon con lui ci sono Marcelo Coulon, Christian Gonzalez, David Azan, Camillo Lema, Daniel Cantillana, Cesar Jara , Efren Viera. La tappa al teatro la Fenice di Senigallia è stata alquanto significativa, con un concerto che ha scaldato i cuori dei presenti. Giulio Wilson è il primo a salire sul palco è propone due pezzi del suo repertorio che sono "Disamore" e "Finale all'italiana" accompagnato dai musicisti David Pieralisi (chitarra) e Valter Sacripanti (percussioni).
Entrano in scena gli Inti Illimani ed è subito un'esplosione di suoni e di colori sottolineati dalle bellissime immagini che scorrono in video e da un gioco di luci molto incisivo. Arrivano in successione "Lo que más quiero"di Violetta Parra, "La calle de la desilusión" e "La malagueña". Poi la scaletta si concentra sul nuovo album e scorrono il singolo "Querer" , "Lluvia", "Sonos", "Sostenibile" , "Agua" , "Occhi", "Revuelta" intervallate da classici del gruppo come "Rin del angelito", la sempre magnifica "Samba Lando ", "Senora Chichera" e persino un omaggio a Napoli e al maestro Roberto De Simone con "Canna austina". Jorge Coulon ogni tanto introduce qualche pezzo con una saggezza militante e ricordandoci che il Cile ha la forma di una ferita, una ferita ancora aperta come canta nella recente "Chile es un camino". Il palco si tinge di rosso , è il momento di alzare i pugni e cantare tutti insieme "El pueblo unido jamás será vencido", un vero e proprio inno di appartenenza.
Ma il Cile è vivo e deve essere ricordato anche per il sacrificio del musicista Victor Jara (torturato e ucciso dal regime di Pinochet) con "El aparecido" e con una trascinante "Sobre tu playa" che coinvolge tutto il pubblico nei cori. Gli applausi sono in crescendo, c'è ancora spazio per "Vale la pena" e l'immancabile "La Fiesta di San Benito". Un concerto intenso ed energico, che ci mostra un gruppo ancora in ottima forma con grandi musicisti e ottime voci. È bello poi vedere anche il fortunato legame che si è creato con Giulio Wilson e di come due mondi apparentemente lontani riescano a dialogare così bene. Lunga vita agli Inti Illimani, alla loro storia di coerenza, alla colonna sonora di anni con forti ideali e necessarie battaglie, proprio quello che servirebbe in questo momento.
SCALETTA Disamore Finale all'italiana Lo que más quiero La calle de la desilusión La malagueña Querer Lluvia Somos Sostenibile Rin del angelito Samba Lando Agua Chile es un camino Mia bella ciao Señora chichera Canna austina Occhi Revuelta El pueblo unido jamás será vencido El aparecido Sobre tu playa
BIS Vale la pena La fiesta de San Benito
Articolo del
16/05/2023 -
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