Due anni fa il maestro Franco Battiato seguiva "mondi lontanissimi" , lasciandoci un'eredità musicale purissima, , tutta da preservare.
Ultimamente sono sempre di più gli omaggi alla sua figura , a volte con risultati pregevoli , a volte più discutibili, comunque molto sentiti. Uno interessante, che sta riscuotendo degli ottimi consensi, è quello di Simone Cristicchi insieme alla cantautrice Amara, intitolato "Torneremo ancora, concerto mistico per Franco Battiato" , che ha fatto tappa nelle Marche, al teatro la Fenice di Senigallia. Lo spettacolo è ispirato al repertorio mistico del cantautore che come ha sottolineato Cristicchi, è stato l’unico cantore di un divino che non ha mai saputo di incensi e sagrestie . Inoltre aggiunge Amara, grazie a Franco ho capito che è solo oltrepassando sé stessi che si può raggiungere quel "Centro di gravità permanente" che tanto cerchiamo. Il palco illuminato con luci mirate, dai colori delicati, è anche decorato da alcuni elementi scenici come candele, veli e percussioni orientali.
Il maestro Valter Sivilotti ha curato tutti gli arrangiamenti che passano da momenti più meditativi ad altri più energici e travolgenti. Oltre a suonare il pianoforte a coda, dirige i solisti della Accademia Naonis di Pordenone, che sono Lucia Clonfero (violino) , Igor Dario (viola), Alan Dario (violoncello), U.T. Gandhi (percussioni) e Franca Drioli (soprano). La scaletta è ricercata e viene inframezzata da letture e riflessioni tratte da maestri che hanno influenzato il pensiero di Battiato: Rumi, Gurdjieff, Ramana Maharshi, Willigis Jager e il teologo Guidalberto Bormolini.
In apertura proprio un canto antico intitolato "Ganesh Mantra" che ci conduce subito nella giusta atmosfera, seguito dal classico "L'era del cinghiale bianco". Cristicchi e Amara si alternano al canto e attraversano un vasto repertorio tra brani storici come "Fisiognomica", "Il re del mondo", il medley "L'animale/gli uccelli", ad altri meno frequentati, ma sempre affascinanti come "Le sacre sinfonie del tempo", "Stage Door", "Haiku", "Io chi sono" Senza tralasciare capolavori, che sono dei veri manifesti di spiritualità come "L'ombra della luce", "Un oceano di silenzio" , "E ti vengo a cercare" e "Lode all'inviolato". Particolarmente intenso il momento dove ognuno si è ricavato un proprio spazio solista, cantando due gemme importanti: Cristicchi con "La cura" e Amara con "La stagione dell'amore".
Il coraggio non manca ai due artisti e decidono anche di suonare qualche brano della loro produzione. Cristicchi con la chitarra accompagna Amara in "Che sia benedetta", scritta per Fiorella Mannoia e arrivata seconda al festival di Sanremo nel 2017. Un'interpretazione più intensa dell'originale, che ha coinvolto tutti i presenti nei cori. Si prosegue con "Abbi cura di me" di Cristicchi, portata a Sanremo nel 2019 e "Le poche cose che contano", una canzone scritta insieme nel primo lockdown. Il finale del concerto è affidato al maestro con il medley scatenato di "Voglio vederti danzare / Centro di gravità permanente" e il testamento spirituale "Torneremo Ancora" (canzone pubblicata postuma). Un grandissimo successo di pubblico ha accolto in trionfo Cristicchi e Amara, merito di uno spettacolo curatissimo sotto ogni aspetto, che omaggia Battiato con rispetto e gratitudine.
Che cosa resterà di me, del transito terrestre?, di tutte le impressioni che ho avuto in questa vita? si chiedeva Battiato parecchio tempo fa, a giudicare dall''affetto è rimasto veramente tanto.
Scaletta
Ganesh Mantra L'era del cinghiale bianco Le sacre sinfonie del tempo Fisiognomica E ti vengo a cercare Romanza Il re del mondo L'ombra della luce L'animale / Gli uccelli Stage door Gayatri Mantra Io chi sono Lode all'inviolato Haiku L' Oceano di Silenzio La cura La stagione dell'amore Che sia benedetta Abbi cura di me Le poche cose che contano Voglio vederti danzare / Centro di gravità permanente Torneremo Ancora
Articolo del
23/05/2023 -
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