E’ passato tanto, troppo tempo da quel lontano 5 novembre del 2009 quando i Porcupine Tree suonarono per l’ultima volta a Roma, all’Atlantico.
C’era ancora il grandissimo Colin Edwin al basso, l’ultimo disco The Incident era uscito il 15 settembre dello stesso anno e sarebbe stato l’epitaffio musicale della band per oltre tredici anni. Nel mentre, altrettanto enorme è stato il peso del bagaglio emotivo, delle esperienze e delle scoperte personali, dei nuovi progetti di ciascuno dei componenti del gruppo, con Wilson oramai ben avviato lungo un percorso solista che non ha coordinate stilistiche e cambia pelle ad ogni nuovo disco.
E poi, come una cometa a solcare d’improvviso la volta celeste, l’annuncio lo scorso anno dell’uscita di Closure/Continuation per il 24 giugno del 2022, che il caso ha voluto fosse lo stesso giorno in cui, esattamente un anno dopo, la formazione inglese sarebbe tornata ad esibirsi nella capitale. L’alcova scelta per questo ritorno è stata la splendida cornice architettonica della Cavea dell’Auditorium Parco Della Musica Ennio Morricone, incastonata tra gli immensi padiglioni delle sale ed un cielo che via via si è screziato d’estate, libertà e, piccole, sparute stelle, a far capolino. Il sold out era scontato visto il rapporto d’affetto di Roma nei confronti della formazione inglese e della prolungata assenza, ma osservare lentamente questa variegata e vasta umanità arrivare sorridente, le magliette a testimoniare il proprio affezionato seguito che si perde a ritroso di svariati anni, non può che lasciare un segno profondo nell’anima e un buon auspicio per la serata.
L’inizio del concerto è preannunciato dallo spegnersi degli schermi ai lati del palco, del vociare del pubblico che sale d’intensità e accoglie infine Steven Wilson( voce, chitarra, basso, tastiera, sintetizzatore, campionatore), Richard Barbieri (tastiera, sintetizzatore, pianoforte), Gavin Harrison (batteria, percussioni) e il nuovo chitarrista dal vivo Randy Mcstine. Lì dove dovrebbe esserci anche Nate Navarro al basso vi è invece un alone di luce vuoto. Non una sorpresa per chi ha seguito la band tramite i diversi canali social l’assenza dello stesso, il quale è dovuto tornare negli Stati Uniti per problemi familiari.
E’ Blackest Eyes dal seminale album “In Absentia” ad aprire le due ore della setlist, che come giusto andrà poi a pescare maggiormente dalla più recente uscita discografica. Poco dopo la fine del pezzo Wilson chiama a raccolta il pubblico seduto nel parterre, che non se lo lascia ripetere e abbandona di corsa il posto per accalcarsi sotto l’imponente palco allestito per il Roma Summer Fest 2023. Si prosegue con Harridan e Of The New Day sempre da Closure/Continuation per poi tornare a Deadwing del 2005 (del quale Wilson ricorda dell’uscita, proprio quest’anno, della versione Deluxe con 3 dischi e 1 blu ray contenente anche un documentario inedito e un libro d’arte ricco di foto e aneddoti). Le luci accompagnano in modo perfetto quella che è un’ottima acustica e una performance stellare da parte di tutti, con Steven, scalzo condottiero, a muoversi da un lato all’altro del palco, a duettare per breve tempo con Gavin, Richard, Randy, mentre agita il capo scuotendo i capelli e in sottofondo si avvicendano pezzi come The Sound of Muzak, Last Chance to Evacuate Planet Earth Before It Is Recycled, Sleep Together.
All’annuncio del brano più lungo in scaletta, la memorabile suite “Anesthetize” da Fear Of a Blank Planet (17 minuti che rappresentano uno dei punti più alti dei Porcupine Tree) tutta la Cavea va in visibilio, mentre il concerto si avvia verso un epilogo agrodolce. Con Collapse the Light Into Earth, Halo e Trains (dove il pubblico ne accompagna l’incedere incalzante con il battito delle mani) si chiude quello che potrebbe essere fra gli ultimi concerti di questa band divenuta, oramai, leggenda.
Tracklist:
Blackest Eyes Harridan Of the New Day Mellotron Scratch Open Car Dignity The Sound of Muzak Last Chance to Evacuate Planet Earth Before It Is Recycled Chimera's Wreck Herd Culling Anesthetize I Drive the Hearse Sleep Together
Encore:
Collapse the Light Into Earth Halo Trains
Articolo del
02/07/2023 -
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