(la foto di Giancarlo De Chirico)
Beth Hart è una vera e propria forza della Natura: un fiume in piena, un Oceano in tempesta, una giumenta che ha saltato il recinto.
Tutto il resto conta poco: quanti dischi di platino ha conquistato in carriera, quante volte è stata nominata ai Grammy , quante volte ha raggiunto la vetta delle classifiche di Billboard o quella volta in cui ha partecipato - insieme a Jeff Beck - ai Kennedy Honors di fronte agli Obama. Beth Hart è molto conosciuta anche per la collaborazione con il chitarrista blues Joe Bonamassa, iniziata nel 2011, e che ci ha regalato album in studio e “live” davvero esaltanti. Per questo stasera in Cavea c’è il pubblico delle grandi occasioni che accoglie con una grande ovazione la sua band, che introduce la sua entrata in scena. Ma lei dov’è? Sentiamo la sua voce, ma non vediamo la sua figura.
Eccola! Sta proprio dietro di noi, fra il pubblico del parterre, il suo primo gesto di condivisione, dettato dall’entusiasmo per essere di nuovo qui. Beth attraversa le prime fila con grande disinvoltura, non si sottrae all’abbraccio della gente e gli urla in faccia il suo blues! Cantautrice americana con ben quattordici dischi all’attivo, 51 anni d’età, portati benissimo, grazie ad un fisico asciutto e scattante, Beth Hart riassume in sé l’etica e l’estetica del rhythm & blues e del rock’n’roll. Sì perché in pochi minuti la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica si trasforma nei giardini all’aperto di un pub in Alabama e si crea subito un rapporto straordinario fra l’artista e il pubblico. La band è formata da signori musicisti con i quali Beth collabora da molti anni: Jon Nichols, alla chitarra elettrica , Tom Lilly, al basso e Bill Ransom, alla batteria. “Sono come la mia famiglia!” E via con “Caught out In The Rain”, con “For My Friend” (cover del brano di Bill Withers, riproposta in un disco con Joe Bonamassa) e con le sferzate elettriche di “When The Levee Breaks”, dei Led Zeppewlin.
E’ il trionfo di un “heavy blues” diventato ormai una rarità assoluta, sommersi come siamo da sonorità insulse che inondano radio e tv. No, non siamo dei “passatisti”, è che l’energia e il vigore di questa musica, della voce poderosa e altisonante di Beth Hart ci stanno restituendo qualcosa che purtroppo si stava perdendo. Chitarre elettriche lancinanti che trasudano ritmo e passione, una batteria che sferra mazzate ben calibrate e pesanti per un “live act” a metà strada fra i Led Zeppelin e Janis Joplin, o Tina Turner! Beth Hart si siede per la prima volta al pianoforte al momento di eseguire “Love Is A Lie”, una ballata blues di grande effetto, un suo grande successo del 2016, che non risultava però nella “set list” ufficiale. Meglio così cerchiamo di seguirla in questa trascinante avventura che prosegue “Chocolate Jesus” , tratta da “Don’t Explain”, disco con Joe Bonamassa, “Spirit of God” , un vecchio rhythm & blues del 2012, e “War In My Mind”, una sofferta “blues ballad” dell’omonimo album del 2019. Straordinario il lavoro di tutta la band su “Sugar Shack” , una ballata a dir poco trascinante, ricca di “groove”, che mette ancora una volta in risalto la potenza vocale di questa “Goddess” del blues, davvero in grande forma questa sera.
Incredibile il finale con l’esecuzione in rapida successione di “No Quarter” e di una struggente “Babe, I’m Gonna Leave You” , tratte dal repertorio dei Led Zeppelin , ai quali Beth ha dedicato recentemente un intero disco. Un concerto straordinario, che ha comunicato gioia e ha trasferito energia a quanti erano presenti. Un’artista determinata e forte, ma anche molto generosa, che in un’ora e mezza di show è stata capace di scoppiare a ridere di gusto e di cedere alla commozione e al pianto in almeno quattro occasioni: una “blues woman” di tutto rispetto. C’erano tutti gli ingredienti per una serata “americana” di grande spessore e intensità. Contenti di averla vissuta.
SET LIST
Caught Out In The Rain For My Friend When The Levee Breaks Tell Her You Belong To Me Jazz Man Picture In A Frame Love Is A Lie Chocolate Jesus Bang Bang Boom Boom Spirit Of God Rub Me For Luck War In My Mind Woman Down Sugar Shack Can’T Let Go Broken & Ugly Isolation No Quarter / Babe I’m Gonna Leave You Thankful I’d Rather Go Blind
Articolo del
03/07/2023 -
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