Questa più che la recensione del concerto dei Blur a Lucca - quella la potete leggere ovunque a quanto pare - sarà la recensione di un padre che ha visto con gli occhi del suo primogenito il suo primo concerto della sua vita. Ma andiamo con ordine.
Aprile 1993 – A Roma, al Palacisalfa, vedo per la prima volta nella mia vita un concerto rock. Ci sono i miei idoli di ragazzino metallaro con i capelli lunghi e il giacchetto di jeans con le toppe; ci sono gli Iron Maiden che suonano davanti a me e io non riesco a credere che quello lì che urla “Be Quick or Be Dead” sia proprio quel Bruce Dickinson che sta appeso al muro ai piedi del mio letto. Io, quel concerto visto col mio amico metallaro di borgata, non lo dimenticherò mai.
Marzo 1994 - Esce il singolo “Girls & Boys” mentre il sottoscritto è preso nella morsa del grunge e circa un mese dopo conoscerà per la prima volta nella sua vita, quella tremenda sensazione di cosa significhi perdere qualcuno che non conosci di persona ma che significa così tanto per te, tanto che ancora oggi ne senti la mancanza. Uno di quegli artisti che ti costringe a tradurre i suoi testi e imparare ogni singolo verso delle sue canzoni a memoria. Ma quella canzone di quei 4 pischelli con quel videoclip così profondamente pop, nel significato più alto del termine, mi smuove qualcosa; qualcosa che fino a quel momento non mi aveva mai fatto prendere in considerazione la produzione musicale che non sia metal o grunge. I Blur saranno poi negli anni di crescita musicale una di quelle band che saranno sempre presenti nella mia vita e il loro cantante, col tempo, diventerà uno dei punti di riferimento per la musica da ascoltare.
Dicembre 2022 - Babbo Natale ha avuto la fortuna di avere a portata di mano il più bel regalo che un piccoletto che vede in Damon Albarn uno di quei tizi che ti fa cantare a squarciagola, ti fa ballare nella tua stanza (ovviamente lontano dagli occhi del resto della famiglia) e che in buona sostanza ti scalda il cuore, e non si lascia scappare l’occasione per regalargli un 22 luglio a Lucca per vedere il suo idolo insieme a lui.
Luglio 2023 – È oramai dall’inizio del mese che ogni mattina contiamo i giorni. Siamo arrivati al fatidico giorno: si parte. Un viaggio di 3 ore e mezza in cui però non si ascolteranno mai i Blur, “perché non si ascolta mai il giorno del concerto il gruppo che vai a vedere: ti devi tenere l’adrenalina per la sera”. Dopo l’arrivo in albergo, la tensione cresce e quando arriviamo sul pratone davanti al palco il colpo d’occhio non è male: “un palco così grande e chi l’ha mai visto!”. Ci sono le file per i token, c’è il caldo e il ristoro che si può trovare solo sotto gli alberi lungo il viale, c’è una scritta stilizzata col nome del gruppo che si intravede in alto e poco altro sul palco, ci sono 2 maxischermi che chiamare maxi è una presa in giro al sistema metrico decimale ma soprattutto ci sono ore che non passano mai. “Ma quanto manca?”
Sono le 21.30, ci siamo studiati la scaletta e sappiamo che la musichetta di “The Debt Collector” è l’introduzione a “St. Charles Square”: è iniziato! Questo è il primo concerto della sua vita e io ho il privilegio di essere lì accanto a lui. Sarà bellissimo assistere alla sua emozione di vedere in carne e ossa sul palco quelle persone che ha visto solo nei video, che ha sentito cantare e suonare solo dai cd dei suoi genitori. E sarà bellissimo condividere con lui i gridolini su “Tracy Jacks”, i ritornelli cantati a squarciagola di “Coffe and TV”, “Country House” e “Parklife”, i salti su “Song 2” e “Girls & Boys”, le mani alzate al cielo e i sing-a-long su “Tender” e The Universal”, che sappiamo poi essere anche la fine del concerto.
Un concerto bellissimo, con i 4 di Colchester in forma smagliante. Uno show minimale dove al centro della scena c’è la musica e il divertimento nel suonarla. Dove al centro c’è la bellezza di fare quello che ti piace e la bellezza di capire che il talento che ti è stato donato, non è andato sprecato.
Un concerto che mi ha fatto ritornare al mio 1993 ma che soprattutto mi ha permesso di capire che quel sorriso imbarazzato sulla faccia di questo ragazzino è una di quelle cose per cui vale la pena fare sacrifici e vivere ogni giorno più forte di quello prima. Che poi sta tutta nella descrizione del suo momento migliore:
“Io la sensazione più forte l’ho provata quando, sulle note di Girls & Boys, io e te ci siamo messi a cantare e saltare. Se avessi mai sentito un sentimento di legame così forte con te, non me lo ricordo”.
(le foto sono di Mairo Cinquetti e Marco Andreoni)
Setlist: The Debt Collector St. Charles Square There's No Other Way Popscene Tracy Jacks Beetlebum Trimm Trabb Villa Rosie Intermission Coffee & TV End of a Century Country House Parklife To the End Oily Water Advert Song 2 The Narcissist This Is a Low Bis: Barbaric Girls & Boys For Tomorrow Tender The Universal
Articolo del
25/07/2023 -
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