Una carriera ormai trentennale quella dei dEUS, un album “How To Replace It” uscito dopo undici anni dal precedente “Following Sea” e un eclettismo sonoro che negli anni ha sempre condotto l'ascoltatore altrove, ai confini di un suono mutevole, di un universo di immedesimazione sonora che, per molti di coloro che hanno vissuto assieme alla loro musica gli Anni Novanta, ha scandito momenti e istanti precisi della vita.
Questa identità cangiante, unita a un sound fortemente emozionale, hanno fatto tappa all'Auditorium Parco Della Musica Ennio Morricone, per una serata di pura energia, in una rovente domenica d'estate, una “Breezy Summer Sunday” come lo stesso Barman ha scherzosamente chiamato durante il concerto.
L'apertura è affidata ai Siriana, progetto musicale dell’attore italiano Marcello Maietta (voce e chitarra) e Martina Elia (basso e sinth), e al loro alt rock energico spruzzato di più morbide venature pop.
Arrivano poi i dEUS e dopo l'iniziale oscurità sonora su tappeti di percussioni trionfali del brano How To Replace It, Tom Barman invita il pubblico ad abbandonare le poltrone dicendo: “What the fuck are you doing? Videos for TikTok? This is a rock show!”...E come non essere d'accordo con lui, perché, in fondo, un concerto dei dEUS non si può assolutamente vivere da seduti. I presenti accolgono il suo invito accalcandosi sotto al palco. Da quel momento è un tripudio di chitarre dissonanti, di contrappunti di tastiere e violino, di vibrazioni incendiare di batteria, di sguardi complici tra i musicisti. Tom Barman è uno stregone da palcoscenico, si muove lungo tutto lo stage, cerca il contatto col pubblico avvicinandosi più volte a bordo palco. La sua voce profonda, irregolare e rugosa sa toccare corde nascoste, mescolandosi all'impeto dei suoni.
Nella setlist non ci sono solo i pezzi del nuovo album, tra gli altri Must Have Been New, 1989, Man of the House e l'intimista Love Breaks Down, ma anche Constant Now e The Architect, l'incedere sghembo di Worst Case Scenario, la melodia contagiosa di Istant Street, la poesia urbana di Hotellounge e ovviamente la corrosiva adrenalina di Suds And Soda. Dopo quasi due ore di concerto, l'encore è affidata a Nothing Really Ends.
Chi era presente ha potuto assistere a concerto magnifico, carico di esplosioni emozionali, potenza ritmica e con una grande resa sonora. Un live che vive di quella magia che sa di sudore, di energia ed emozioni ruvide, di sangue interiore, di strade sonore “istantanee” che smuovono le orecchie e l'anima, che ha il sapore di una visione Nineties fortemente ancorata alle allucinazioni del presente e che vorresti non finisse mai.
Setlist How to Replace It Must Have Been New Constant Now The Architect Man of the House W.C.S. (First Draft) 1989 Pirates Faux Bamboo Instant Street Fell Off the Floor, Man Sun Ra Love Breaks Down Quatre mains Hotellounge (Be the Death of Me) Bad Timing Suds & Soda
Encore Nothing Really Ends
Articolo del
25/07/2023 -
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