Il variegato universo sonoro degli Algiers torna in Italia per portare in scena l'ultimo disco Shook che, assieme alla caratteristica commistione stilistica e di generi tipica della band formata da da Franklin James Fisher, Ryan Mahan, Lee Tesche e Matt Tong, vede anche la presenza di una fitta rete di collaborazioni tra cui Zack de la Rocha dei Rage Against The Machine, Samuel T. Herring dei Future Island e moltissimi altri.
Il Monk fa così da scenario, vivo e vibrante, alla loro potenza sonora, alle loro destrutturazioni ritmiche, ai testi come sempre pervasi da chiare tematiche sociali e politiche. Gli Algiers portano sul palco la follia dei suoni, la forza delle visioni e la rabbia delle parole, attuando una decostruzione semantica che affascina e sprigiona energia a ogni nota.
È un tripudio di ruvida forza punk, di distruzioni noise, di spettri gospel e blues, di tappeti elettronici e trame hip hop. La vocalità soul, urlata e dolente, di Franklin James Fisher entra in profondità nelle viscere lacerate dell'anima stessa, mentre le percussioni di Matt Tong sferzano flagelli ammaliatori alle orecchie, la chitarra di Lee Tesche taglia i suoni nel flusso della distorsione, e il giullare Ryan Mahan, tra basso e sintetizzatori, si dimena, danza sul palco e incita a più riprese il pubblico presente, immergendolo nella coltre di un sound system altro.
Ad aprire il concerto ci pensano i ritmi sincopati di Irreversible Damage, brano che in Shook vede la collaborazione di Zack de la Rocha. Seguono le allucinazioni furiose di Cry of the Martyrs e Walk Like A Panther, brano che trae ispirazione dalle parole dell'attivista delle Black Panthers, Fred Hampton. È poi la volta di 73%, della rivoltella sonora There Is No Year, della preghiera di Blood e di I Can't Stand It!, che in Shook ha il featuring di Samuel T. Herring e Jae Matthews. Chiudono Bite Back e Death March.
Un live esplosivo nel vero senso della parola, tra ritmi seducenti e liberatori e parole in grado di svelare tutte le antinomie e le ingiustizie del mondo. Un misto di furia e poesia, dolcezza e sudore, redenzione e speranza. Quel “sangue” versato sul palco non è stato assolutamente vano.
Setlist Irreversible Damage Cry of the Martyrs Walk Like a Panther 73% There Is No Year Blood Irony. Utility. Pretext. A Good Man I Can't Stand It! Black Eunuch Cold World The Underside of Power Bite Back
Encore Death March
Articolo del
29/10/2023 -
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