Vasco Rossi infiamma il S. Nicola di Bari tra luci, fuochi d’artificio e grandi successi. Eccolo il Vasco dei grandi numeri dopo 7 concerti sold out a S. Siro, totalizzando 400.000 spettatori, è la volta di Bari con 4 concerti al S. Nicola, anch’essi sold out, per un totale di 200.000 spettatori. L’entusiasmo e il calore dei fan che hanno sfidato le alte temperature estive sono stati, come sempre, la cornice perfetta per un concerto ad altissimi livelli musicali. Il popolo di Vasco è una vera e propria comunità che non si stanca mai del KOMandante ed è sempre pronta a seguirlo ovunque.
L’apertura dei concerti del tour 2024 è stata affidata a Denise Faro con una band di sole donne e ai finalisti dello “Zocca Paese della Musica”, concorso nato dalla collaborazione tra Vasco Rossi e il Comune di Zocca per la scoperta di nuovi talenti.
Una scaletta ricca e dura, quella del concerto al San Nicola, che mette d’accordo tutti e accontenta, soprattutto, gli amanti dei brani storici e che, nonostante ciò, riesce a stare al passo con i tempi e con il periodo complicato e difficile che il mondo intero sta vivendo.
Proprio per sottolineare questa relazione con l’attualità, in apertura sono stati scelti dei brani feroci, ironici e iconici: “Blasco Rossi”, “Asilo Republic” e “Gli Spari Sopra”. Una vera e propria protesta in grande stile per porre l’accento su temi caldi come l’odio e il pregidizio nei confronti dei “diversi”, la volontà delle autorità di risolvere i problemi attraverso la privazione della libertà, servendosi di manganellate e una dedica, ovviamente ancora una volta ironica, a coloro che governano il mondo.
L’attualità la si ritrova, anche, in canzoni come “Jenny”, contro il pregiudizio sulla depressione, che porta sofferenza e solitudine e “Sally”, una vera e propria poesia che sottolinea la caparbietà femminile di chi ritrova dentro di sè la forza per andare avanti.
In una scaletta ricca di temi così attuali, non poteva mancare “Basta Poco”, una vera e propria fotografia sociale del presente. Trovano spazio, anche, alcune canzoni che, da molti anni, non rientravano nelle scelte artistiche: “Quanti anni hai”, “Come stai” e “Vivere senza te”.
Il primo tempo finisce con un ritorno agli anni ‘80 con “Bollicine” e “Domenica Lunatica”, tratta dall’album “Liberi, Liberi” del 1989, per poi dare spazio agli anni ‘90 con “Rewind”.
Il secondo tempo si apre con “Un gran bel film”, “C’è chi dice no”, “Gli angeli” e “La fine del millennio”, per poi lasciare spazio ad un fantastico Medley con dei brani inattesi: “La Strega”, “Cosa vuoi da me”, “Vuoi star ferma”, “Tu vuoi da me qualcosa”, “Occhi blu”, “Incredibile romantica” e “Ridere di te”, che chiude 20 minuti emozionanti all’insegna di un vero e proprio viaggio dedicato alle donne.
Infine, non potevano mancare l’utopica “Il mondo che vorrei”, l’emozionante “Dillo alla luna”, le esplosive e immancabili “Se ti potessi dire”, “Siamo solo noi” e “Vita spericolata”, pietra miliare della discografia di Vasco, lasciando spazio a “Canzone”, in versione integrale e “Albachiara”, brano che decreta, ormai da sempre, la vera e propria fine del concerto con fuochi d’artificio e coriandoli.
Le tante e nuove idee chitarristiche, insieme agli arrangiamenti orchestrali di Vince Pàstano hanno fatto da padrone, sottolineando l’emozione di alcuni testi e la forza di altri, facendo emergere la potenza in modo totalmente raffinato con una vera e propria riduzione di tutta la parte elettronica. Come sempre, le chitarre sono state affidate a Vince Pàstano e all’immancabile Stef Burns, con Vasco dal 1993. Tra gli immancabili non poteva non esserci il Gallo al basso, ospite indiscusso che fino a poco tempo fa, era parte inamovibile della superlativa band.
A completare lo staff artistico non si possono non citare Antonello d’Urso (chitarra acustica e programmazione cori), Andrea Torresani (basso e cori), lo storico Alberto Rocchetti alle tastiere, Donald Renda alla batteria, Roberta Montanari ai cori e ai fiati Tiziano Bianchi (tromba), Andrea Ferrario (sax) e Roberto Solimando (trombone).
Ad incorniciare l’atmosfera di festa e spettacolo, non poteva non mancare un palco imponente alto ben 28 metri con 5 maxi schermi a forma di “V”, animati con una tecnologia multuscreen che coinvolge gli spettatori in perfetta armonia con la musica, lasciando tutti senza fiato.
“Lo spettacolo non avrà mai fine…”
Sono già state annunciate le date per il tour del 2025 che vedrà protagoniste altre città italiane:
- 31 maggio e 1 giugno - Stadio Olimpico (Torino) - 5 e 6 giugno - Visarno Arena (Firenze) - 11 e 12 giugno - Stadio dall’Ara (Bologna) - 16 e 17 giugno - Stadio Diego Armando Maradona (Napoli) - 21 e 22 giugno - Stadio S. Filippo (Messina) - 27 e 28 giungo - Stadio Olimpico (Roma)
L’acquisto dei biglietti sarà possibile a partire dalle ore 12.00 di lunedì 8 luglio, fino alle ore 11.00 del 12 luglio per il Biasco Fan Club. In seguito, le vendite saranno aperte per tutti i titolari di carte Mastercard, a partire dalle ore 12.00 del 10 luglio, fino alle ore 12.00 del 12 luglio ed infine la vendita generale si aprirà il 12 luglio alle ore 12.00.
Articolo del
30/06/2024 -
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