Bruce Dickinson Live @ Ippodromo Delle Capannelle, Rock In Roma - 05/07/2024 di Riccardo Rossi

Il concerto del 5 luglio di Bruce Dickinson (voce iconica degli Iron Maiden) all’interno del cartellone 2024 del Rock in Roma era di certo tra i più attesi della stagione.

Un pubblico vastissimo e variegato si è accalcato sin dal pomeriggio ai cancelli esterni dell’Ippodromo Delle Capannelle, giovanissimi cultori del metal e moltissimi appassionati di vecchia data, ma anche famiglie con bambini pronte a far conoscere ai propri figli una figura fondamentale dell’heavy metal.
In apertura si è esibita la formazione di Michael Monroe, pseudonimo di Matti Antero Kristian Fagerholm, dediti ad un glam/hard rock coinvolgente e d’impatto.

Uscito il 1 marzo di quest’anno “The Mandrake Project” (arrivato a ben diciannove anni di distanza da Tyranny Of Souls del 2005) è il settimo album in studio del cantante (il quale suona anche chitarra acustica, bongo, tastiere e percussioni in alcune tracce) e prosegue lungo un cammino che abbina una spiccata verve teatrale e narrativa con un cuore di puro hard rock e soluzioni stilistiche, a volte inedite, rispetto a quanto prodotto con i Maiden.

All’album fa da sfondo una storia di oscurità, di lotta tenace per l’identità e di scienza deviata, un background che è lo stesso dei diversi video proiettati dietro la band (Chris Declerq – chitarra, Philip Naslund – chitarra, Tanya O’Callaghan – basso, Dave Moreno – batteria, Mistheria – tastiere) in concomitanza con i relativi brani.

La setlist di Bruce ha visto naturalmente un focus sull’ultimo lavoro discografico ma è riuscita anche a trasportare con entusiasmo e passione i numerosi presenti lungo tutta la carriera solista di Dickinson, il quale non perde occasione per interagire con il pubblico, coinvolgerlo, fargli “prendere fuoco” in questo viaggio per l’inferno e ritorno mentre si è rapiti dalle rinomate capacità vocali di un frontman divenuto leggenda.

C’è spazio anche per un interludio sorprendente dove il cantante va a posizionarsi di fronte ad un theremin e lo suona come fosse di fronte ad un’orchestra invisibile, il tutto con indosso un copricapo da gladiatore.

Il finale è come sempre agrodolce, un rilascio di energie, di pogo e testi cantati a pieni polmoni con la consapevolezza di aver vissuto intensamente un concerto indimenticabile.

Setlist:

Accident of Birth
Abduction
Laughing in the Hiding Bush
Afterglow of Ragnarok
Chemical Wedding
Tears of the Dragon
Resurrection Men
Rain on the Graves
The Alchemist
Frankenstein (The Edgar Winter Group cover)
Darkside of Aquarius

Encore:

Navigate the Seas of the Sun
Book of Thel
The Tower



Articolo del  06/07/2024 -  ©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati