Li aspettavamo da anni, come si aspetta una rivoluzione e alla fine i Cccp sono tornati. È partito tutto dalla mostra fotografica "Felicitazioni" a Reggio Emilia, che ha riportato la voglia alla band di esibirsi. E questa reunion non ha affatto un sapore nostalgico, anzi mostra ancora di più l'attualità del loro repertorio.
La tappa marchigiana si è svolta al parco della pace di Servigliano, un luogo carico di significato, considerando che era un campo di prigionia durante il nazi-fascismo.
In apertura Gary Lucas lo storico chitarrista di Jeff Buckley, accompagnato dalla voce di Marco Caporicci. Un set molto veloce, dove ha spiccato una bella versione di "Grace".
Alle 21:30 in punto inizia la magia, Annarella legge il primo proclama e parte l'arpeggio di "Depressione caspica" , seguita da "Rozzemilia" , "Tu menti" e "Per me lo so ".
"Morire" è diventato un inno e le parole "Produci, consuma, crepa" sembrano uno specchio dei nostri tempi.
Un momento di grande intensità è stata l'esecuzione di "Libera me domine" legata a "Madre". Scorrono senza tregua "Maciste contro tutti", "Oh battagliero" , "Valium Tavor Serenase", "Radio Kabul", "Punk Islam", "Guerra e pace".
Qualche testo viene ritoccato e adattato, ma la forza evocativa rimane tale.
"C.c.c.p." , "Curami", "Emilia paranoica" è un trittico di grande potenza, che scatena un pogo selvaggio nel fitto pubblico.
La cover di "Bang bang" ci porta direttamente alla devastante "Spara Juri".
Dopo la parentesi di "Vota Fatur" e il "Reclame" dove viene presentata la band, una versione acustica e sognante di "Annarella" chiude momentaneamente il concerto.
L'atmosfera è incandescente, si riaccendono le luci con "Io sto bene", "Allarme", "Kebabträume" cantata anche da Zamboni.
Il finale è quanto mai intimo, magico e poetico con "Amandoti" accompagnata solo dal violino e con tutto il gruppo raccolto.
Giovanni Lindo Ferretti ieratico più che mai, perennemente con le mani in tasca, non pronuncia una parola, ma parla con il suo cantato mistico e salmodiale, alternato ad urli di rabbia. Sarà anche uno dei personaggi più discussi della musica italiana, ma resta un riferimento intellettuale importante. Massimo Zamboni in divisa maoista tesse trame elettriche con la sua Les Paul, l'emerita soubrette Annarella Giudici è ancora affascinante con i suoi continui cambi di abito e Fatur è il consueto artista del popolo, ballerino, trasformista, delirante, con i suoi oggetti recuperati dai rottami.
Validissimi gli altri musicisti: Ezio Bonicelli (chitarra ritmica e violino), Luca Rossi (basso), Simone Filippi (batteria) provenienti dalla mitica band degli Ustmamo' , a cui si aggiungono Gabriele Genta (percussioni) e Simone Beneventi (percussioni e tastiere). Una serata densa, perché ad un concerto dei CCCP grande è la confusione sopra e sotto il cielo, ci si può solo perdere, perché siamo da sempre fedeli alla linea.
Scaletta Depressione caspica Rozzemilia Tu menti Per me lo so Morire Stati di agitazione Libera me Domine Madre MACISTE contro TUTTI Oh! Battagliero Conviene Valium Tavor Serenase Radio Kabul Punk Islam And the radio plays Guerra e Pace C.C.C.P. Curami Emilia Paranoica Bang Bang (My Baby Shot Me Down) Spara Jurij Vota Fatur Reclame Annarella Io sto bene Allarme Kebabträume Reclame Amandoti
Articolo del
24/07/2024 -
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