Loreena McKennitt Live @ Auditorium Parco Della Musica Ennio Morricone, Roma - 22/07/2024 di Riccardo Rossi

La Cavea dell’Auditorium Parco della Musica era il luogo ideale ad accogliere il tour celebrativo di Loreena McKennitt per i trent’anni del suo capolavoro del 1994 “The Mask and Mirror”.

Una serata di mezza estate ed uno dei palcoscenici più rinomati a livello mondiale per la celebrazione di un album senza tempo ma non solo, difatti in due set, divisi da un intervallo di 15 minuti, si è ripercorso il repertorio più amato di un’artista straordinaria che ha fatto della contaminazione tra culture il suo vessillo più rappresentativo e fulgido.

«Chi era Dio? Cosa sono religione e spiritualità? Cos’è stato rivelato e cosa nascosto, cos’era la maschera e cos’era lo specchio? ».

Queste alcune delle domande che hanno fatto da sfondo al disco e a cui la Mckennitt ha tentato di rispondere negli 8 brani che lo compongono.
Un connubio tra storia e leggenda, sacro e profano, suoni che divengono portali, parole che aprono spiragli.
La scenografia è minimale e non servono che poche luci solitarie dalle tonalità mai troppo accentuate ad incorniciare il palco e i musicisti (Robert Brian alla batteria, Brian Hughes alla chitarra, Hugh Marsh al violino, Dudley Phillips al basso, Caroline Lavelle al violoncello).

Loreena si sposta di continuo tra i vari strumenti che padroneggia, l’arpa, il pianoforte, la tastiera, la fisarmonica, ciascuno di questi l’accompagna fedele come un amante e contribuisce alla magia che nel corso della serata arriva a permeare l’aria della Cavea, fermando il tempo e il respiro.
La sua voce è l’ago e il filo che va a rifinire d’emozionante bellezza la ricca tessitura di questo patchwork interculturale, in cui rifugiarsi, dove sognare.

Come accennato in apertura, nel primo set l’attenzione si focalizza sui brani provenienti da altri album dell’artista canadese, tra i favoriti dai fan, per poi ripercorrere nella sua interezza il lavoro al centro di questo tour.
«Questo album è stato per me un pellegrinaggio storico e musicale e sono entusiasta di riportarlo in scena durante il tour estivo in Europa. Questo è un anniversario fondamentale nella mia carriera e non vedo l’ora di festeggiarlo»
Di fianco a me una bambina aveva tirato fuori un blocchetto rettangolare di fogli, una matita in mano, disegnando per buona parte del concerto anche quando la luce sugli spalti era flebile.

Un rapido sguardo alla fine e il tratto delicato si è adagiato nella rappresentazione di un terreno su cui sorgono alcuni alberi dalle foglie a forma di cuore, la volta celeste affollata di stelle e uno spicchio di luna a margine.

Quale miglior metafora di questa indimenticabile serata del Roma Summer Fest / Rock in Roma 2024?

Set 1

All Souls Night
On a Bright May Morning
The Gates of Istanbul
Penelope's Song
Ages Past, Ages Hence
Marco Polo
Spanish Guitars and Night Plazas
The Lady of Shalott
The Old Ways

Set 2: The Mask and Mirror

The Mystic's Dream
The Bonny Swans
The Dark Night of the Soul
Marrakesh Night Market
Full Circle
Santiago
The Two Trees
Prospero's Speech

Encore:

The Mummers' Dance
Shche ne vmerla Ukraina
Dante's Prayer
Tango to Evora
Articolo del  25/07/2024 -  ©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati