(foto di Alessandro Sgritta)
Uno show di alto livello, impreziosito da uno scenario unico come quello del parco archeologico di Ostia Antica che dona maggiore risalto alle suggestioni oniriche di un gruppo come i Blonde Redhead, band di difficile collocazione nel panorama indie rock internazionale.
Amati a dismisura oppure mal sopportati, il trio italo americano nipponico composto dai fratelli gemelli Amedeo e Simone Pace, il primo alla chitarra, l’altro alla batteria, e dalla straordinaria “vocalist”, bassista e tastierista giapponese Kazu Makino, ha presentato dal vivo brani tratti da “Sit Down For Dinner”, il loro ultimo album, più altre composizioni presenti su “Misery Is A Butterfly”, disco straordinario, pubblicato nel 2004.
Il gruppo risiede abitualmente a New York, adesso però è alle date conclusive di un lungo tour europeo. Atmosfere vellutate e intense, una ritmica ventrale improntata ad un “dream pop” di ottima fattura e luci basse con tonalità rosse dominanti che si stagliano sul bianco delle colonne del teatro romano. Una dimensione raccolta, molto intima direi, considerato il fatto che non siamo certo di fronte ad un “sold out”.
Una “intro” psichedelica accoglie le note di “Falling Man”, subito seguita da “Bipolar” e “Doll Is Mine”, altri due pezzi “vecchi”, prima che - con “Melody Experiment“ e “Snowman” - abbia inizio la selezione delle canzoni più nuove. Il “set” però è incredibilmente coeso e sembra non esserci soluzione di continuità fra le composizioni del passato e quelle attuali.
Il pubblico gradisce e si lascia coinvolgere, supportato dalle sonorità fortemente evocative ed ammalianti che provengono dal palco. I passaggi strumentali, decisamente elettrici e piuttosto lunghi e complessi, ricordano molto da vicino i gruppi “shoegaze” della scena britannica, mentre la sezione vocale, quando è affidata a Kazu Makino, assume contorni che risultano al tempo stesso fascinosi ed inquietanti. Kazu danza con una naturalezza istintuale che risulta aggraziata, ma anche molto sensuale.
Stupenda nel finale l’esecuzione di “23”, brano di natura ipnotica e con una base ritmica gradevolmente serrata, un pezzo “famoso” che viene presto riconosciuto dai “fan” più appassionati che apprezzano e ricambiano con entusiasmo facendo in modo che i loro corpi diventino preda di quella stessa carica contagiosa che arriva dal palco. La chitarra di Amedeo Pace è morbida, ma quanto mai puntuale, melodiosa e intransigente nel disegnare contorni psichedelici che invitano al sogno, che conducono ad un piacevole abbandono.
Il concerto non è stato molto lungo, ma decisamente vibrante e dopo l’esecuzione di “Not For Me” e di “Kiss Her Kiss Her” i Blonde Redhead abbandonano la scena. Pochi minuti dopo però li vediamo chini ai bordi del palco a firmare autografi e regalare sorrisi a tutti quegli spettatori desiderosi di conoscerli di persona.
SET LIST
- Falling Man - Bipolar - Doll Is Mine - Melody Experiment - Snowman - Dr. Strangeluv - Spring - Sit Down for Dinner, Pt. 1 - Sit Down for Dinner, Pt. 2 - SW - 23 - Rest of Her Life
Encore:
- Here Sometimes - Not For Me - Kiss Her Kiss Her
Articolo del
28/08/2024 -
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