Quarto appuntamento del cartellone assai ricco del Roma Jazz Festival 2024, il 10 novembre è la data romana che segna il ritorno nella capitale di Nubya Garcia, artista poliedrica e artefice di un suono cangiante al cui interno navigano influenze che si compenetrano sino a creare un mix affascinante di R&B, classica, dub, jazz.
Il Monk si rivela essere il luogo perfetto affinchè questa mistura di generi trova la sua cornice espressiva ideale, un microcosmo dove Garcia (sax tenore) riesce a sublimare insieme alla sua band (Lyle Barton al pianoforte e tastiere, Daniel Casimir al contrabbasso e Sam Jones alla batteria) l’essenza profonda del suo creare musica, arte portatrice di un fuoco inestinguibile di comunione, rispetto, amore che lega e trascende il singolo.
La moltitudine dei presenti si avvicina al palco e le luci giocano con le ombre man mano che i brani, provenienti dai tre lavori che compongono la discografia di Nubya, si susseguono. Risplendono le composizioni del primo full lenght di Nubya, Source del 2020, come “Pace” (risale invece al 2007 l’ep di debutto Nubya's 5ive) e del recente “Odyssey”, meraviglioso flusso creativo e spirituale uscito il 24 settembre nuovamente con la prestigiosa etichetta Concord Jazz.
Un disco quest’ultimo che la stessa artista definisce come espressione di sé, qui e ora. I musicisti e strumenti comprimari di questo viaggio non rimangono nell’ombra, applauditi e celebrati, contribuiscono all’equilibrio e alla bellezza della serata dando modo di apprezzarne con sincerità il talento.
Nell’ultima traccia di Odyssey, altresì tassello finale della scaletta, è la stessa Garcia a parlare narrando delle energie che sciamano e rendono eccezionali le differenze, luminose le asperità.
Your journey is yours Full of many twists and turns You'll meet those along the way Who will come to know you, the different parts of your soul Many energies in the same body As you grow, dream, love, live
We experience so many things in this odyssey we call life
Your difference is your power Our differences can be our collective power – ”Triumphance” dall’album Odyssey
Articolo del
11/11/2024 -
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