Un “live act” delicato, ma incredibilmente intenso. Può sembrare forse una contraddizione, ma il “set” acustico per chitarra e voce che ci ha proposto Anna B Savage (musicista inglese di nascita, ma irlandese di adozione) ha tenuto alta l’attenzione, ma anche la tensione, del pubblico presente in sala, grazie a quel suo modo incredibile di cantare, di modulare la sua voce, quella di una cantante d’opera prestata al “folk alternativo”.
Cresciuta a Londra, figlia di due cantanti lirici, Anna B ha studiato poesia all’Università di Manchester, ha letto, o meglio, ha divorato le raccolte poetiche di Seamus Heaney e ha aderito con la mente e con il cuore all’intera cultura irlandese. Tanto è vero che adesso vive in un piccolo villaggio nella contea di Donegal, insieme al suo compagno. Anna B ha fin qui pubblicato due album, “A Common Turn”, nel 2021 e “in/FLUX” nel 2023, ma per la fine di Gennaio 2025 è attesa l’uscita del suo terzo lavoro, un disco bellissimo, che abbiamo avuto modo di ascoltare in anteprima e che si intitola “You And I Are Earth”.
Anna B ha dovuto superare momenti difficili all’inizio della sua attività musicale, frenata da una timidezza eccessiva, ma adesso sta bene, ha ritrovato sé stessa, è in grado di affrontare una platea, di sorridere e anche di essere autoironica. “Sono vestita tutta di rosso, scusatemi” ci dice durante una pausa fra una canzone e l’altra “Ma dato che sono a Roma, mi è sembrato giusto vestirmi come un cardinale!” A sorpresa inizia con un pezzo nuovo, la bellissima “I Reach For You In My Sleep”, una ballata folk ricca di armonie, un brano che parla di amore, di una intimità totale, una intesa che parte dai corpi ma coinvolge l’anima.
Si prosegue con “Baby Grand” e con la straordinaria “I Can Hear The Birds Now”, ispirata al “birdwatching”, una cosa che pratica regolarmente, attratta come è dai voli lunghi, interminabili degli uccelli, che sono un simbolo di libertà. Creature instancabili, che ci sembrano familiari, ma che invece sono misteriose e forti. Subito dopo arriva il momento dell’esecuzione di “Hungry” e di “Corncrakes”: non possiamo che rimanere estasiati al cospetto della sua voce, che riesce ad essere alta e potente, ma anche calda e incredibilmente confidenziale. “Donegal” poi è un atto d’amore rivolto alla sua terra d’adozione, l’Irlanda, e insieme al suo uomo.
Nelle canzoni scritte da Anna B gli elementi della Natura, come il mare, le foglie e il vento si mescolano agli stati d’animo delle persone, convivono con le nostre emozioni e migliorano il nostro sentire. Un alfabeto nuovo in base al quale interpretare il nostro modo di stare al mondo, una possibilità in più, una speranza. E ancora “Say My Name”, una ballata bellissima, con un crescendo vocale formidabile, e “Mo Cheol Thu”, altro brano nuovo, con il titolo in gaelico, che significa “Tu sei la mia musica”, che in questa lingua voleva dire ti amo”.
C’è da commuoversi, non si può restare indifferenti davanti al modo in cui Anna B coniuga l’amore, che non è solo per un uomo, ma anche per una Terra, come l’Irlanda, abusata dagli inglesi in secoli di storia. E si sente in colpa, prova rimorso e continua a cantare, a porsi domande, ad alzare al cielo la sua voce, così magari qualcuno la possa ascoltare.
SET LIST
I Reach For You In My Sleep Baby Grand I Can Hear The Birds Now Hungry Corncrakes Donegal Say My Name Mo Cheal Thù The Gost The Orange
Articolo del
14/11/2024 -
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