Lizzard + Godsticks Live @ Traffic Club, Roma - 14/12/2024 di Riccardo Rossi

Una serata imperdibile per gli amanti del progressive metal/art rock/post-punk di matrice europea quella del 14 dicembre scorso al Traffic Club di Roma.

Il tour europeo ha visto gli inglesi Godsticks unirsi come gruppo d’apertura ai francesi Lizzard in diverse date tra Francia, Inghilterra, Paesi Bassi e Germania prima di approdare anche in Italia con due appuntamenti a Milano e Roma, quest’ultima tappa conclusiva di questo lungo viaggio simbiotico delle due band nel 2024.

Il pubblico della capitale ha risposto in modo appassionato e coinvolto al richiamo di due formazioni che, in modo speculare ma al contempo capace di evidenziare la propria identità con passione, riescono a creare una bolla temporale in cui vive un’ispirata ed energica vena creativa.

Con 6 album all’attivo (più 1 Ep) i Godsticks (Darran Charles alla voce e chitarra, Dan Nelson al basso, Gavin Bushell alla chitarra e Tom Price alla batteria) hanno portato con grinta sul palco del Traffic un mix di brani tratti dalla loro intera discografia, di cui “This Is What A Winner Looks Like” uscito lo scorso anno per Kscope costituisce l’ultimo fulgido e trascendentale tassello.
I Lizzard giungono sul palco tra le luci basse che colorano la sala e una nebbia leggera che pervade l’aria, lasciando alla musica il compito di radunare attenzione ed emozione.

Formatisi nel 2006 dall’incontro tra Katy Elwell (batteria), William Knox (basso) e Mathieu Ricou (chitarra e voce), il trio ha saputo conquistare un ampio seguito amalgamando influenze rock del passato, dagli anni 90 ai 2000, giungendo infine a delineare un suono che è contemporaneo e classico, ruvido e melodico.

Il loro quinto album, Mesh, ha visto la luce quest’anno sotto l’egida dell’etichetta Pelagic Records ed ha ulteriormente espanso l’approccio idiosincratico al rock contemporaneo della formazione, lasciando trapelare il messaggio ultimo di questo lavoro: le infinite maschere che ciascuno di noi indossa per celare le emozioni più profonde.
La resa dal vivo riesce a penetrare sin dentro le ossa, dando movimento al corpo e lasciando la mente libera di cogliere i numerosi riferimenti a gruppi più o meno recenti che i pezzi inglobano.

Permane a fine serata il sentore di una grandiosa e galvanizzante doppia esibizione, lascito permanente ed essenziale di ogni live affinché questo abbia, ad infinitum, garantita un’alcova speciale nella memoria dell’appassionato.

Articolo del  19/12/2024 -  ©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati