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Dente
Live @ Monk, Roma - 06/04/2025
di
Marco Andreoni
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Giuseppe Peveri di Fidenza di nuovo e per l’ennesima volta nel club che più di altri ha aperto le porte di Roma alla sua musica e alle sue canzoni. Dente è sempre stato molto amato nella capitale, sin dall’inizio della sua avventura discografica che ha raggiunto un quarto di secolo; parole adagiate sulle melodie, che hanno fatto nascere insieme a Dario Brunori e Vasco Brondi quel cantautorato indie che ha trovato un modo nuovo di scrivere musica nel nostro paese.
Prova ne è il fatto che anche stasera in quello che il cartellone del Monk ha messo nella programmazione del “Concerto Presto”, il locale è per tre quarti pieno già alle 20, in una sera in cui solo mezz’ora dopo c’è, derby escluso, la partita più sentita nella capitale, il grande classico Roma-Juve. Siamo pronti; un quarto d’ora dopo le 20, esce dalle casse del Monk, mentre prendono possesso del palco i 4 musicisti che accompagnano Dente in questo tour di presentazione del suo ultimo lavoro “Santa tenerezza”, la registrazione della parte strumentale della canzone che apre il disco: “Senza di me”.
Il brano più bello del disco per chi scrive e una di quelle canzoni che se presentata al Festival dei fiori della musica italiana, sono sicuro avrebbe raccolto molto, se non proprio uno dei leoni appoggiati alla palma dedicata ai vincitori. Il concerto comincia quindi e con la terza in scaletta, “Hey” cominciamo a scaldarci e con la successiva Adieu siamo conquistati completamente. Da qui in poi sarà un sing-along continuo tranne, ovviamente, per le canzoni che hanno poco più di 15 giorni di vita discografica. Tutto scorre, come nel più classico dei concerti di Dente, in piena sintonia tra chi sta sopra e sotto il palco fino ad arrivare verso la conclusione. Degna di nota è “Favola”, la canzone perfetta per chiudere il concerto in cui ci riporta indietro nella Bologna di Lucio Dalla e negli anni 80, compreso il classico suono del sax affidato al bravissimo Francesco Panconesi, fiore all'occhiello della band di questo tour primaverile.
Ma invece non è così e dopo un breve siparietto in cui accenna "Una canzone per te" del re dei sing-along di Zocca, continua con altre 2 perle degli anni passati ed alla fine di “Giudizio Universatile” esce per poi rientrare dopo pochi minuti insieme alla sua band suonando l'Alba Chiara della sua discografia. “Vieni a vivere” è la degna chiusura di una serata leggera, delicata e davvero piena di tenerezza, come solo Dente continua a saper fare.
Un cantautore che in questi periodi bellici riesce a mettere un po’ di pace e spensieratezza alle nostre esistenze, segnate dalla bruttezza di questo momento così triste per il nostro tempo.
Scaletta
Benzodiazepine Corso Buenos Aires Hey Adieu Anche se non voglio Cose dell'altro mondo Buon appetito Cambiare idea Andiamo via M'annegasti Discoteca solitudine Zenzero Il mondo con gli occhi La presunta santità di Irene Baby Building Coniugati passeggiare Favola A me piace lei Giudizio universatile
Bis
Vieni a vivere
Articolo del
08/04/2025 -
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