“Non esiste o avviene cosa nell’una Valdrada che l’altra Valdrada non ripeta, perché la città fu costruita in modo che ogni punto fosse riflesso dal suo specchio”
Italo Calvino “Le città Invisibili”
“Valdrada” è anche un pezzo degli And Also the Trees, tratto dal loro ultimo e intenso album “Mother-of-Pearl Moon”, uscito lo scorso anno, ispirato proprio alle suggestioni di calviniana memoria. Nel brano Simon Huw Jones, con forza poetica ed evocativa, canta:
“Valdrada Oh this town with its alleys Full of echoes and strangers Ancient and new Flutings and facades and waterways And never too much to do”
Nella dimensione live gli And Also the Trees modulano esattamente questo potente e magico lirismo, erigendo le loro personali città immaginarie e immaginifiche, che si ripetono da oltre quarant'anni, plasmandole su lievi echi post-punk e su imponenti corsi d'acqua darkwave, per rituali in penombra di malinconia e romanticismo, antico e nuovo. Lo Studio Miriam di Roma è stato il palcoscenico perfetto per far rivivere le rarefatte stanze sonore della band, sempre a metà strada tra un un edificio gotico e un teatro vittoriano.
Ad aprire la serata ci pensano le sperimentazioni prog dei “The Second Nature”, per poi lasciare spazio alla magia crepuscolare degli And Also the Trees. Decadenza e poesia, sogno e realtà, introspezione e profondità, visioni barocche e spiriti in declino, teatralità della vita e delle emozioni: tutto questo nasce, vive e si muove sul palco dello Studio Miriam. Tutto questo è malia che non muore nemmeno quando a metà concerto sopravviene un improvviso blackout elettrico, che sembra quasi essere strumentale all'intero live, come una candela che si spegne sul palcoscenico del suono.
Simon Huw Jones è gesto e parola, raffinato dandy baudleriano, che narra l'universo degli And Also the Trees con eleganza seducente e intima tensione, mentre la chitarra di Justin Jones è complice, accurata e affilata al contempo e il resto della band fa da perfetto contraltare al live, muovendosi tra batteria, basso, tastiere, sassofono e clarinetto.
La setlist pesca principalmente dall'ultimo album “Mother-of-Pearl Moon”, con brani come “Town Square” e la sopra citata “Valdrada”, senza però disdegnare grandi pezzi del passato della band come “Virus Meadow” e “Slow Pulse Boy”.
Un concerto degli And Also the Trees è un incantesimo wave, un specchio sonoro riflesso fuori dal tempo, sospeso, onirico e visionario, che attraversa l'orizzonte all'infinito...”From Horizon To Horizon”.
Setlist:
Intro The Whaler Town Square Visions of a Stray Your Guess The Suffering of the Stream Valdrada Virus Meadow Mother-Of-Pearl Moon In a Bed in Yugoslavia Dialogue Brother Fear Paradiso There Were No Bounds Domed
Encore: A Room Lives in Lucy Slow Pulse Boy
Articolo del
24/05/2025 -
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